Una deliziosa pasticceria a Parigi

Leggero, intrigante e scorrevole. Letto tutto d'un fiato. Solo per vere romantiche!

Parigi, macaron e amore: sono questi gli ingredienti di questo libro molto gradevole che ti fa perdere tra i profumi di crema pasticcera e le passeggiate nella Parigi degli anni '30. L'amore contrastato tra l'emancipata borghese Isabelle e il giovane ferroviere/pasticcere Guillame viene scoperto passo per passo da una studentessa dei giorni nostri che lotta per riabilitare il nome del nonno appena morto. Un libro carino, leggero da leggere quando si cerca un po' di evasione

“Una deliziosa pasticceria a Parigi” racconta un storia, gradevole e dolorosa, del passato, avvenuta in una pâtisserie della Ville Lumière della Belle Époque, dove si intrecciano uno scandalo e un grande amore. La storia ci viene raccontata attraverso capitoli alternati tra passato e presente. Nel passato troviamo Guillaume du Frère, un giovane arrivato da Bordeaux per lavorare presso la rete ferroviaria, e Jeanne, la figlia del proprietario della “Pâtisserie Clermont” forse la più elegante e famosa pasticceria di Parigi, con la loro storia d’amore clandestina che ci farà innamorare. Nel presente, invece, troviamo Petra Stevenson che sta cercando di scoprire il più grande segreto del nonno Jim. Le due storie, apparentemente estranee, sono invece collegate tra loro da un avvenimento spiacevole, che scopriremo verso la fine delle 322 pagine. Lo stile dell’autrice è semplice, ma spesso ricco di parole di alto livello. Nonostante ciò la storia si lasciare leggere abbastanza velocemente, però alcuni passaggi sono più lenti e noiosi. Tra i capitoli del passato, 1910, e quelli del presente, 1988, ho preferito indubbiamente quelli avvenuti nel 1910. La storia d’amore tra i due giovani appartenenti a classi sociali diverse riesce ad ammaliare immediatamente i lettori, stupendoli durante la narrazione del finale.