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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2016
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' Premetto che non sono nuovo all'argomento e che auspicavo da tanto tempo una pubblicazione su di esso, anche solo per render noto ciò che potrebbe accadere ma che già sta accadendo di fatto da molti anni. Dunque, avendo io dato oggi un'occhiata al libro, ho potuto farmene un'idea accurata, più di quando tempo fa ne diedi altri sguardi: Analisi perfetta, proposta intellettualmente necessaria ma operativamente realizzabile soltanto quale autoannullamento del lato invadente della politica di globalizzazione o visionariamente per renderne le opposizioni consapevoli. La versione inglese del testo reca un titolo a mio avviso più fedele ad intenzioni e pensiero originali di chi ha scritto il libro, che evidentemente voleva illustrare una possibilità politica reale senza invitare a intraprenderne l'impresa: "Global Justice And Avant-garde Political Agency", ovvero, mi si consenta di dare mia traduzione: 'Sulla giustizia globale in riferimento all'avanguardismo politico.' Un libro adatto per coloro che vorrebbero fare del nichilismo un mezzo per condurre attività politica di inibizione, limitazione, distruzione degli interventi intrinsecamente violenti o umanamente inaccettabili già purtroppo iniziati nel mondo. Per chi invece volesse trarne un insegnamento stabile, questo libro non è adatto, anzi sarebbe fuorviante, perché i rapporti ivi descritti tra materialità e volontà e tra economia e politica, intesi cioè fraintesi quali tratti del divenire politico e mondano, rappresenterebbero una incitazione alle azioni politiche prive di adeguate conoscenze od informazioni intorno agli altri ed alle alterità. Il libro contiene anche qualche enunciazione di politica marxista e marxiana, incluse senza critica e senza encomi, il che rende la trattazione dell'argomento paradossale o potenzialmente contraddittoria, tranne che il marxismo appunto fosse considerato soltanto quale stato eventuale o effettivo di fatto cui corrispondere secondo eventuali bisogni o effettive esigenze; difatti l'accoglienza delle stesse dottrine marxiste nella prassi ed anche nella pratica condurrebbe, tra altri errori, anche al disastro del decadimento dalle scienze, politiche o sociali od altre che siano, allo scientismo, quindi condurrebbe dal cosmopolitismo alla negazione della mondanità, ciò che effettivamente sarebbe, politicamente ed ecologicamente, tragico viatico per le utopie ingannevoli e per la produzione più insensata. Il buon lettore dunque resti entro i confini di una lettura visionaria, oppure ambisca soltanto allo smantellamento della stessa globalizzazione politica, o comprenda in che guise o modi evitare la medesima possibilità politica chiarita o mostrata dalla stessa comprensione adoperata.
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