L' anima gemella. La setta dei vampiri

In questo sesto capitolo della saga de “La Setta dei Vampiri” prosegue la nascita del circolo dell’alba, ma non solo. Finalmente Lisa Jane Smith decide di cominciare a tirare tutti i fili lasciati sparsi in un unico nodo e lo fa con stile, creando un libro che ha una doppia funzione, oltre a riunire i vari episodi sparsi degli altri volumi permette al lettore di fare una conoscenza più profonda del Mondo delle Tenebre. Hanna è una ragazza che aspetta con ansia il suo diciassettesimo compleanno, se non fosse per alcuni messaggi che trova in posti nascosti, e apparentemente scritti da lei stessa, che preannunciano la sua morte oltre ad altri messaggi inquietanti. Decide così di andare dallo psicologo per capire cosa non và in lei, ma la scelta di usare l’ipnosi è la chiave che innesca la macchina dei ricordi sopita in lei, riportando alla luce le vite passate dentro di lei. Inizialmente la storia si propone in modo accattivante con la consona originalità che contraddistinguono gli episodi della serie, poi in certe occasioni sembra perdere di mordente anche per via di una sensazione di ripetitività che sembrerà invadere le pagine, ma fortunatamente la trama riprende vita fino all’esplosivo finale. I dialoghi e le descrizioni sono diverse dai classici lavori della Smith, meno fronzoli ma più schietti anche se forse troppo semplici, ma il tutto funziona bene, risultando gradevole e scorrevole. Un’altra differenza dagli altri lavori della Smith è la quasi assenza di personaggi secondari anche per via della struttura rapida e lineare della lettura che ci racconta solo e solamente il necessario concentra dosi sui protagonisti. Un’opera imperdibile per ogni fan della Smith per ciò che offre, un approfondimento sulla nascita della stirpe dei vampiri, spesso nominata ma mai troppo curata, e grazie all’incredibile finale abbiamo un incredibile trampolino di lancio per la continuazione della saga che sembra affacciarsi su un mondo in procinto di grandi mutazioni.