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non si sa come, non si sa perché, ma tutto cio' che arriva da Bologna assume sempre dei contorni assolutamente affabulatori e sicuramente piacevoli. Anche questo romanzo scritto dalla coppia Francesco Guccini, Loriano Machiavelli non viene meno a questa regola i toni, il linguaggio risultano sempre assolutamente godibili, forse perché ci fanno venire momenti felici di cambiamento del nostro paese, e descrivono una campagna ancora capace di rapporti umani e di una semplicita' che ormai e' diventata merce rara. La trama funziona e il libro risulta particolarmente adatto ad una lettura estiva, al caldo dell'estate. Fa viaggiare mente e pensieri.
Negli anni ’60 il Maresciallo Sansovito ritorna nel paese “dimenticato da Dio” nell’appennino tosco-emiliano proprio quando 2 ragazzi sono stati uccisi mentre erano alla ricerca del tesoro di una mitica regina longobarda. Non vuole indagare perché è in vacanza, ma si ritrova coinvolto nelle indagini sia perché conosce così bene il paese e i suoi abitanti e sia per l’incapacità investigativa del nuovo maresciallo. Gli omicidi sembrano strettamente intrecciati ad alcuni fatti misteriosi successi nel periodo di occupazione tedesca e ad alcune leggende del posto (la Borda e il tesoro della Regina Selvaggia). Bella l’ambientazione storica (vengono citate tanti fatti storici e tante canzoni), descritto molto bene lo sgomento di chi ritorna dopo tanti anni e vede un paese in bilico tra la trasformazione (il ristobar invece dell’osteria) e il legame alle tradizioni e alle superstizioni (la Cesira con i suoi racconti sulla Borda), alcuni personaggi sono tratteggiati molto bene (il Bleblè e Stalin), bella l’idea della soluzione del giallo solo all’ultima riga del libro ma…. gli manca quel “quid” per farne un giallo indimenticabile (forse il personaggio di Raffaella così insopportabile e antipatica nella sua eccessiva curiosità? forse l’incompetenza un po’ eccessiva del maresciallo Amadori? o un protagonista troppo stereotipato? o uno stile di scrittura che a volte sembra “incepparsi” in alcune frasi molto farraginose?). Comunque, un buon giallo.
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