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Di un noir è meglio dire poco della trama, si sa. Di questo libro di Luca Serra, finalista del Premio Calvino nella 21ª edizione, si può dire poco o nulla anche dei personaggi e delle loro caratteristiche, dell'intrigo caratteriale, delle svolte di vita. Si può dire dell'ambiente, la città di Torino, ma anche in questo caso con riserva vista una discreta miscelazione tra provenienza e soggiorni, spostamenti, ritorni. Il primo personaggio è un bancario - come l'autore, e si vede che il badge che si passa è il medesimo dall'esattezza dei racconti delle situazioni e dei fatti all'interno della filiale, l'ambiente-cassette di sicurezza, il pannello delle chiavi, gli antifurti, le scrivanie con piantagioni di post-it e di fogli. I fatti avvengono nel 1984: arriva (da dove) a Torino il protagonista (e chi è), perfettamente assimilato nell'ambito sociale, lavorativo e personale. La persona che arriva forse ha un tono particolare nel parlare, forse un accento perfettamente torinese o forse no. Il marito di una portinaia con un vero talento nel trovare i soprannomi per tutti, buon'anima ha un'intuizione se la chiama con un appellativo che è più esatto di ogni documento d'identità: interessante che una persona che si immagina lineare, semplice, anche con frequentazioni ridotte con la persona in questione abbia avuto una perspicacia che altri in strettissimo contatto lavorativo - e amoroso non avevano assolutamente sospettato o intuito. Certo si avvia e si stabilisce una complicità con Aldo (Aldo?), ci si lascia catturare dagli eventi, attratti dai giochi di attesa, pedinamenti, disvelamenti. Si teme fino all'ultima pagina - letteralmente - che ci siano colpi di scena, catture, svelamenti che porterebbero il racconto alla normalità di una storia ordinaria. Ottimo questo stato di tensione in cui si trova chi legge, questa complicità, questo filo teso su cui si viaggia scorrendo il libro. L'editore Fratelli Frilli di Genova ha dei titoli molto interessanti nella sua collana Noir, altre volte hanno trovato spazio in questa rubrica di Letture. E si spera anche che lo scrittore Luca Serra (c'è davvero questo nome sulla sua carta d'identità?) stia lavorando a un altro romanzo, siamo in attesa.
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