L'amante tedesco

Ammetto che le prime pagine di questo libro non mi hanno convinto abbastanza in fase di lettura, ma sono andata comunque avanti, finché sono arrivata a sentirmi anche io parte del gruppo, insieme a Nina, Lala, Mica, Niccolò, Federico, come se l’autrice mi avesse preso per mano e inserito nella storia. Mi sono identificata con Nina, questa ragazza forte ma debole che mi ha fatto rivivere le emozioni dei primi anni all'università, la vita da fuori sede, i nuovi amici, le serate in compagnia a divertirsi, i primi imprevisti, le incomprensioni, le delusioni, il primo amore. Lo considero sicuramente un romanzo di formazione, intriso di tutte le emozioni che giocano tra i 20 e i 30 anni: confusione, orgoglio, amore, quello che ti prende e ti sconvolge, e non sempre in maniera positiva. Il tutto straordinariamente narrato. Ed anche i salti temporali qui sono decisamente ben utilizzati: invece di creare il solito caos, tengono acceso l’interesse del lettore che pagina dopo pagine incastra tutti i tasselli del puzzle. Una storia coinvolgente che termina con un episodio che caccia il fiato e allo stesso tempo regala un lieto fine.