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Anno edizione: 2005
Anno edizione: 2022
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Nella dimora dei monaci di Majere il monaco Rhys sbriga i suoi soliti compiti (portare al pascolo le pecore in compagnia della sua cagna Atta, meditare, esercitarsi nell’arte della difesa estrema) quando viene tutto a un tratto attirato dai alcuni suoi compagni a cui sono stati dati in cura i cavalli probabilmente di ignoti visitatori. Rhys viene eccezionalmente chiamato dal “maestro” e scopre che i visitatori sono i propri genitori e il fratello. Quest’ultimo è il vero motivo della visita poiché, chierico di Kiri-Jolith ha deviato pienamente il suo percorso dalla luce verso il buio, e i genitori ne sono disperati tanto che decidono di rintracciare Rhys (figlio mai capito) affinché parli al fratello. Il maestro di Rhys è piuttosto impressionato e avverte il discepolo che c’è qualcosa di strano nel fratello, anche la cagna Atta avverte qualcosa di strano e si comporta con questi come mai si era comportata con alcuno, Rhys decide comunque di parlare al fratello e lo raggiunge dove questi si trova. Dopo aver parlato e dopo una sorta di combattimento “amichevole” da parte di Rhys (per dimostrare al fratello che anche i monaci di Majere con un bastone sanno cavarsela) ma tutt’altro che amichevole da parte del fratello, il quale si avventa aggressivamente su Rhys, si separano: Rhys rimane col suo Dio a meditare e il fratello si reca nel monastero con la speranza di mangiare qualcosa che lo aggrada. La meditazione tiene impegnato Rhys che tutto a un tratto si accorge di qualcosa di strano nell’aria. Le luci sono accese, anche questo è molto strano perché solitamente a quell’ora ogni luce veniva spenta; e c’è un profondo silenzio. Entrando nella sala dove i monaci solitamente si rifocillano Rhys trova i suoi compagni e i suoi genitori morti, non c’è più nessuno vivo, eccetto il fratello di Rhys che tenta poi di ucciderlo ma viene messo in fuga dalla cagna Atta, lasciando comunque gravemente ferito Rhys che infine sviene. Quando Rhys si desta avverte subito il peso degli ultimi avvenimenti e abbandona il proprio Dio per dare piena voce a un forte senso di vendetta, per la qual cosa viene a trovarlo Zeboim, la dea del mare, e tenta di condurlo dalla sua parte. Rhys non è contento ma non sa che altro fare. Deve inseguire il fratello: di questo è certo. Dopo aver seppellito i suoi cari si mette in viaggio verso un cimitero dove la Dea Zeboim gli aveva detto che intorno alla mezzanotte avrebbe ricevuto un “dono”da parte sua. E così è. Rhys e Atta vedono arrivare all’ora prestabilita un kender che inizia a parlare con i morti. Dopo un tentativo di fuga del kender spaventato dalle parole di Rhys, e in seguito il convincimento dello stesso, si uniscono e iniziano l’inseguimento del fratello omicida. Ha così inizio il loro viaggio pieno di avventure, incidenti e combattimenti, alla ricerca del fratello di Rhys e del segreto che nasconde, un segreto terribile che deriva dal Dio della morte Chemosh e dalla sua somma sacerdotessa: colei che era stata la rappresentante di Takhisis prima che quest’ultima venisse uccisa: Mina. Mina è una delle principali protagoniste del romanzo, e ciò a cui andrà incontro il lettore sarà una verità sconvolgente, saranno in ballo tutti gli dei, l’equilibrio rischierà di essere infranto e Gilean, dio della neutralità, ne è molto preoccupato. Ci saranno nuovi personaggi in questa trilogia, e il kender (che non poteva mancare) verrà addirittura definito dai minotauri “kender con le corna” dopo che egli avrà dimostrato il suo valore e sarà infine onorato da tutti gli dei, Majere scenderà in modo sbalorditivo in campo a combattere la sua battaglia, ricompariranno in scena Laura, figlia di Caramon Majere, Gerard, ex-cavaliere di Solamnia e ora sceriffo di Solace; e Jenna ormai rappresentante dei maghi. Palin rimarrà un personaggio inattivo della storia. Come al solito per gli autori dell’ormai nota Dragonlance – in questo caso soltanto Margaret Weis - il lettore verrà conquistato e avvolto con parole emozionanti e ricche di suspance, che lo immetteranno nel bel mezzo di esse facendolo sudare, piangere e eccitare, così che anch’esso avrà la sua parte nella storia, quindi buona avventura!.
Veramente bello come libro lo consiglio a tutti gli appassionati di dragonlance
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