La piaga e la cura. Poveri e ammalati, medici e monaci nell'Anatolia tardo antica

“La piaga e la cura” È un libro che risulta molto interessante e ricco di spunti per gli appassionati del periodo tardoantico desiderosi di conoscere le dinamiche sociali delle aree rurali della Cappadocia e del Ponto. La struttura del libro, presentata adeguatamente nell' introduzione, chiarisce fin da subito la disposizione degli argomenti affrontati creando immediatamente una mappa concettuale nella mente del lettore. Nei primi due capitoli, infatti, vengono affrontati i processi dinamici degli insediamenti rurali presenti in Cappadocia tra il III e il IV secolo d.C. e nei capitoli seguenti, invece, vengono trattati problemi di natura amministrativa e socio-culturale. I concetti relativi ai vari insediamenti sono ben supportati sia dalla presenza di mappe geografiche sia da schemi e tabelle saggiamente inserite dall’ autrice fra le pagine del volume e ciò permette al lettore di fissare bene le nozioni e di avere sempre ben chiaro il punto della situazione. Ad arricchire il testo sono i numerosi estratti delle fonti greche e latine presenti in lingua originale con la traduzione, accanto o in nota, in italiano che permette di far conoscere il contenuto anche a chi sconosce queste due lingue. Molto frequenti sono anche le citazioni in lingua originale di studiosi di fama internazionale che però, a volte, soprattutto per quanto riguarda quelle in francese o in tedesco, risultano poco chiare e non permettono di afferrare bene il concetto a chi non ha mai avuto contatti con tali lingue. L’esposizione dei contenuti è sempre estremamente chiara e scorrevole e rende il testo adatto ai non esperti del mondo rurale tardoantico. Ciò non significa, però, che il linguaggio sia semplicistico e banale ma che l'autrice è riuscita invece a esporre sapientemente contenuti di stampo accademico tramite un linguaggio settoriale elevato rendendolo, con i dovuti accorgimenti sintattici, alla portata di un vasto pubblico.