Una notte, una vita

Tommasino – grazie ad un espediente letterario - incontra persone (personaggi) che gli svelano il senso della propria vita. Ascoltando i racconti dei soggetti il lettore rivede - sotto una nuova luce - tutto il passato del protagonista e capirà che anche la sua (ndr. del lettore) esistenza ha avuto un ruolo necessario nell'ordine delle cose. Il romanzo è costruito in modo originale e coinvolgente (si legge davvero tutto d’un fiato salvo le necessarie pause per approfondire, meglio se in contraddittorio, alcuni temi filosofici) e l’intreccio si dipana attraverso il presente (la conversazione/interrogatorio con Hella), la sua vita passata (la giovinezza ed i legami familiari) e la sua vita futura.? Con un disegno originale, di un argomento affatto nuovo, Mario Caccavale ha donato con un tocco di rara delicatezza un’immagine personale di un momento cruciale dell’esistenza di ogni essere umano. Lo scrittore ci consegna un Romanzo da leggere con la velocità di un “ TAV ” , ci costringe a correre, a divorare il libro nel minor tempo possibile, nonostante sia tempestato di spunti di riflessione, di immagini che aprono gli occhi su altre immagini che ci riportano in modo ineludibile alle nostre memorie d'infanzia, suoni che percorrono il nostro cervello alla ricerca di ricordi personali da inserire in quel mondo fantastico.?‘Una notte una vita’ non è un libro “new age”, non è un libro religioso, non è un libro politico, non un trattato filosofico ne un libro di memorie, ne vuole essere un medicamento per chi ha perso qualcuno. Almeno non credo sia nelle intenzioni dello scrittore-giornalista napoletano. E’ sicuramente un dono per l’anima, senza cadere nel genere “spirituale” a tutti i costi.