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Questo piccolo saggio di Mario Raciti, edito dalla casa editrice siciliana “Villaggio Maori Edizioni”, si pone l’obiettivo di spiegare la violenza nel Far West americano nel periodo della conquista della frontiera (1848 – 1900). Mario Raciti è articolista di farwest.it. Non è il saggio sull’argomento più approfondito che abbia mai letto e devo dire che se alcune delle vicende citate non le avessi già conosciute avrei avuto difficoltà a capirlo, però l’intento è buono e ben realizzato. L’autore, infatti, illustra la realtà del Far West cercando di mettere ordine tra ciò che è stato reale e ciò che, invece, hanno inventato di sana pianta cinema e letteratura. Analizza il fenomeno della violenza in tutti i suoi aspetti, individuandone le cause non solo nelle armi e nell’alcol che scorreva a fiumi, ma sopratutto e in primis nelle dure condizioni di vita che il West imponeva: immense praterie, freddo e caldo intensi, animali selvatici, indiani, malattie dilaganti, città sporche e disordinate… La vita non era facile per nessuno e l’aura di romanticismo che ci hanno restituito i western per lo più è un’invenzione, tuttavia Raciti non manca di citare alcuni casi di uomini che invece si avvicinarono realmente all’ideale di pistoleri che attori come Jhon Wayne o, per rimanere in casa nostra, Franco Nero, ci hanno insegnato ad amare. Nota personale: nemmeno a farlo apposta, ieri sera in TV hanno trasmesso “I cancelli del cielo” di Michael Cimino, che si ispira liberamente alla vicenda della guerra della contea di Johnson. La guerra della contea di Jhonson è un episodio di fine ‘800 durante il quale l’associazione degli allevatori di bestiame del Wyoming assoldò, in maniera abbastanza illegale, dei pistoleri prezzolati per far fuori quelli che secondo loro erano ladri di bestiame, ma che per lo più erano coloni colpevoli solo di aver recintato i loro appezzamenti per evitare che i buoi calpestassero le colture. La vicenda si sviluppò in una sparatoria che durò due giorni ed è un ottimo esempio di come nel West la legalità fosse molto spesso illegalità e, in conclusione, di come tutti avessero il grilletto facile.
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