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Kant aveva visto la luce, o forse, sarebbe meglio dire, l'opera di Kant era già "illuminata" dal problema dell'ontologia fondamentale. L'Essere già in Kant, si svela nella sua originaria temporalità, e tuttavia, è occultato da una serie di categorie della tradizione della metafisica della presenza, dell'Anwesenheit, che fanno del Criticismo un pensiero al limite e soprattutto del limite, strutturale, che appartiene alla soggettività, vale a dire, la sua finitezza, da cui dipende l'esistenza stessa della metafisica. In un'interpretazione brillante, anche se a tratti, forse, forzata, Heidegger dialoga con il grandissimo Kant per far emergere il non detto delle densissime pagine della Critica della Ragion Pura.
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