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Figlie del mare - Mary Lynn Bracht - copertina
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Figlie del mare

Descrizione


Una storia d'amore profondo che lega due sorelle, sullo sfondo di una tragedia a noi ancora poco nota: quella delle "donne di conforto", ragazze rapite e trasformate in prostitute per i soldati dell'esercito imperiale giapponese prima e durante la Seconda guerra mondiale.

«Una narrazione magistralmente orchestrata. L’avvincente esordio di Mary Lynn Bracht è dettagliato dal punto di vista storico e incredibilmente toccante.» - Publishers Weekly

«Un esordio letterario e storico, la storia di due sorelle divise dalla Seconda guerra mondiale, spezza il silenzio decennale sulla tragedia delle comfort women coreane.» - The Bookseller

«Magnificamente scritto. In una prosa elegante ma anche dal fortissimo impatto emotivo, Bracht riesce a trasmettere l'atroce brutalità con cui la guerra si abbatte sulle donne.» - Sunday Express

«Con autentica partecipazione, l'autrice ha restituito forma e memoria a una straziante pagina di Storia dimenticata.» - The Guardian

Corea, 1943. Hana è una pescatrice di perle, una professione che si trasmette da madre a figlia, donne fiere e indipendenti. È cresciuta sotto il dominio giapponese, non conosce altro. Ed è felice quando nasce una sorellina, Emiko, perché con lei potrà condividere le acque del mare che bagnano l’isola di Jeju, la loro casa. Ma i suoi sogni si infrangono il giorno in cui, per salvare Emiko da un destino atroce, viene catturata e deportata in Manciuria. Lì, lontana dalla famiglia e da tutto ciò che conosceva, verrà imprigionata in una casa chiusa gestita dall’esercito giapponese. Ma una figlia del mare non può arrendersi senza lottare, e Hana sa che dovrà fare ricorso a tutte le sue forze per riconquistare la libertà e tornare a casa. Corea del Sud, 2011. Emiko ha trascorso gli ultimi sessant’anni della sua vita cercando di dimenticare il sacrificio di sua sorella, ma non potrà mai trovare la pace continuando a fuggire dal passato. I suoi figli e il suo Paese vivono ormai una vita serena... Ma lei riuscirà a superare le conseguenze della guerra e a perdonare se stessa?
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Dettagli

2018
26 aprile 2018
372 p., Rilegato
White chrysanthemum
9788830447653

Valutazioni e recensioni

Monica
Recensioni: 5/5
La resilienza delle donne

Figlie del mare, le haenyeo, dallo spirito forte e libero e dal carattere determinato sono donne pescatrici che vivono sull'isola di Jeju in Corea del Sud. Sarà proprio una di loro, Hana a farci scoprire un’altra bruttissima pagina di storia dimenticata e non abbastanza onorata. Attraverso le sue dolorosissime vicende impareremo a conoscere la brutale quotidianità delle “comfort women” ovvero le donne rese schiave sessuali senza il loro consenso, quindi rapite e indotte con la forza a tale pratica dall’esercito dell’impero giapponese per supportare il morale e ridare vigore ai soldati impegnati sul fronte bellico ( seconda guerra mondiale). Donne continuamente picchiate e sistematicamente violentate senza alcuna via d’uscita. Al termine della guerra di questo non se ne parla e solo grazie alla Dichiarazione di Kono nel 1993 si conferma l'effettiva esistenza di abusi indicibili perpetrati sulle donne. Un romanzo, quindi, duro, crudo, emotivamente impattante, ma anche ricco di immagini poetiche e tenere soprattutto quando Hana ricorda la sua famiglia, la sua sorellina Emi e la sua vita da donna di mare. Nel racconto attraverso Emi scopriremo i traumi lasciati dalla colonizzazione della Corea da parte del Giappone, dalla seconda guerra mondiale e dalla guerra fratricida tra il Nord e il Sud della Corea. Due donne che hanno dovuto sopportare abusi e sottomettersi per avere salva la vita i cui cuori non si sono mai arresi alle speranza perché nutriti da sentimenti profondi reciproci. Due sorelle divise dalla violenza degli uomini, ma legate per sempre nel cuore dei ricordi.

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LuisaF
Recensioni: 5/5
Un libro duro ma da leggere

A Seul in Corea, di fronte all’ambasciata giapponese, vi è la statua di una ragazza seduta, con una sedia vuota a fianco, lo sguardo rivolto a un orizzonte lontano… È amata a tal punto che durante la stagione fredda le persone la proteggono con sciarpe e coperte, come fosse una loro figlia. È la Statua della Pace, e vi si svolgono le manifestazioni del mercoledì fin dal 1991, data in cui una delle ragazze rese schiave sessuali per l’esercito giapponese, dopo quasi 50 anni dalla fine della 2’ guerra mondiale ha avuto il coraggio di raccontare la sua storia di “comfort woman” e ha avviato un’azione legale contro il governo giapponese. L’autrice, nata in America da mamma coreana, è vissuta a contatto con una comunità di donne emigrate dalla Sud Corea e nel 2002 ha visitato il villaggio dove è nata sua madre…. In questo libro narra la storia di due sorelle che vivono nell’isola di Jeju e sono destinate a fare le pescatrici, le haenyeo. Ma Hana viene rapita dai soldati giapponesi (circa 200.000 pare abbiano subito questa sorte durante la colonizzazione giapponese) e avviata alla soddisfazione dei soldati. Non mi dilungo sulla storia e sulle vicende che la protagonista dovrà affrontare, come tante altre sue compagne. Invito alla lettura del libro perché è doveroso, secondo me, conoscere queste storie, atrocità collaterali alle guerre, per meglio comprendere questi eventi e dare loro l’importanza che meritano. Nella nota finale, l’autrice dichiara che delle decine di migliaia di ragazze rese schiave dall’esercito giapponese, soltanto 44 sono ancora vive (il libro è del 2018). Di quasi tutte quelle non sopravvissute le famiglie non hanno mai saputo nulla. Libro duro, ma utile. Un altro tassello che si aggiunge ai tanti sulla condizione femminile nella storia recente e alle atrocità di cui è purtroppo capace l’essere umano.

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Recensioni: 3/5

la storia, nonostante un impianto letterario forzato, tiene viva l'attenzione del lettore intorno ad una vicenda terribile che non ha avuto la diffusione che avrebbe meritato. libro interessante, pertanto, nonostante il valore letterario modesto.

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Mary Lynn Bracht

Mary Lynn Bracht è una scrittrice americana di origini coreane. Tramite la madre, cresce a stretto contatto con una comunità di donne emigrate dalla Corea del Sud. Nel 2002 visita il villaggio dove è nata sua madre e lì sente parlare per la prima volta delle comfort women. Quel toccante viaggio e le successive ricerche hanno ispirato il suo romanzo d’esordio, Figlie del mare (Longanesi 2018), in uscita in tutto il mondo.

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