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Un testo utile per gli educatori, genitori, insegnanti e tutte quelle figure che possono avere un certo peso nella crescita dei bambini, per il loro sviluppo psicologico. Massimo Diana spiega il perché della narrazione e come prima sia necessario aver capito in profondità la storia che si vuole raccontare. Sottolinea che nel nostro inconscio ci portiamo dietro millenni di passato. Nel corso della propria crescita, due sono le cose che l’individuo deve apprendere: imparare ad amare, nella prima parte della propria esistenza, e accettare la morte, nella seconda. Ed è proprio su questi due aspetti che si fondano le varie narrazioni. Dopo aver rinfrescato le nostre menti sulla nascita della civiltà, sull’origine dell’uomo (Homo Habilis, Homo erectus, Homo sapiens, Homo sapiens arcaico, Homo sapiens di Neandertal, Homo sapiens sapiens o moderno), sulla monogamia e la nascita del padre, la religiosità dell’uomo preistorico, passa ad analizzare la psicologia del profondo: con il metodo riduttivo o oggettuale della psicoanalisi freudiana e il metodo della psicologia analitica di Jung, che parla di inconscio collettivo, che è collegato con la nascita biologica dell’uomo. Analizza i generi archetipici delle narrazioni (miti, saghe, fiabe e leggende), dettando le regole d’interpretazione delle stesse al fine di comprenderne il vero significato. Se l’educatore si fa coinvolgere in prima persona, sarà più facile trasmettere correttamente il significato implicito e profondo di ciò che va raccontando. Sono fatti degli esempi analizzando alcuni racconti (Wall-e; Kirikù e la strega Karabà; Caino e Abele; Cars il valore dell’amicizia; Hansel e Gretel; Il buon seminatore; Grandi Onde: il miracolo di credere in se stessi) per ognuno dei quali sottolinea gli aspetti principali nella lettura: individuare i motivi archetipici; costruire un’interpretazione simbolica, esplicitare la problematica fondamentale; attenzione all’incipit del racconto e alla figura centrale; condensazione e ambivalenza dei simboli; coinvolgimento in prima persona; individuare l’essenziale. Grandi Onde dovrebbe essere letto attentamente da quegli insegnanti che per spronare i ragazzi non trovano altro metodo che mortificarli, squalificarli; viene sottolineato proprio come sia importante individuarne le peculiarità e su quelle puntare tutti gli sforzi per dare il meglio di sé; dovrebbero farli crescere attraverso la fiducia, l’autostima. Lo stesso vale per quei genitori che pretendono un rendimento su qualche cosa che non è nella natura del proprio figlio/a ma è più un desiderio degli adulti. Fortissima anche la storia L’aquila e il bambino, molto istruttiva contro i pregiudizi e le paure. Quindi non ci resta che studiare le storie che vorremmo raccontare ai piccoli che ci sono stati affidati. Anche i film animati cui si fa riferimento, non sarebbero da sottovalutare.
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