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Vicende dell'arte in Italia dal dopoguerra agli anni Duemila. Artisti, gallerie, mercato, collezionisti, musei
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Vicende dell'arte in Italia dal dopoguerra agli anni Duemila. Artisti, gallerie, mercato, collezionisti, musei - Massimo Melotti - copertina
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Vicende dell'arte in Italia dal dopoguerra agli anni Duemila. Artisti, gallerie, mercato, collezionisti, musei

Descrizione


Il volume ripercorre la storia dell'arte in Italia dal dopoguerra ai primi anni Duemila, individuando gli eventi, le mostre, le pubblicazioni, le personalità più rilevanti di quel periodo e tenendo conto delle istituzioni e delle principali dinamiche di sistema e di mercato. Alla sequenza ininterrotta di fatti ricostruiti sulla base di numerose fonti di riferimento - cataloghi di mostre, manuali di storia dell'arte, articoli, monografie -, singoli focus su mostre e artisti forniscono un compendio utile per comprendere le vicende di volta in volta trattate. Pensato come strumento per avvicinare e stimolare gli studenti universitari e dell'accademia allo studio dell'arte contemporanea, il volume risulta un compendio utile anche per tutti gli appassionati del settore.
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Dettagli

2017
21 aprile 2017
354 p., Brossura
9788891751973
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Indice

Indice
Premessa
Un'introduzione all'arte italiana del dopoguerra
Il dopoguerra: 1945-1950
(Il Realismo; L'Art Club; la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; Palma Bucarelli; Il Neoconcretismo; La Nuova Secessione artistica italiana - Fronte Nuovo delle Arti; Forma I; Emilio Villa; La V Quadriennale nazionale d'arte di Roma, 1948; La mostra Arte astratta in Italia, 1948; La XXIV Biennale di Venezia, 1948; La disgregazione del Fronte Nuovo; La polemica tra Astrattismo e Realismo; Il Gruppo degli Otto; Il MAC-Movimento per l'Arte Concreta)
Gli anni Cinquanta
(Il Gruppo Origine; Le riviste d'arte, 1949-1951; La XXV Biennale di Venezia, 1950; La mostra Arte Astratta e Concreta in Italia, 1951; Le gallerie di Milano; Fausto Melotti; La Galleria Il Naviglio; le evoluzioni del Concretismo; La XXVI Biennale di Venezia, 1952; L'influenza di Felice Casorati a Torino; La Galleria La Nuova Bussola; Torino-Francia; Pinot Gallizio; La XXVII Biennale di Venezia, 1954; La prima edizione di documenta, 1955; Il Manifesto della Pittura Nucleare; Azimut; Il Gruppo T; Gianni Colombo; Il Gruppo N; Il Movimento Nuova Tendenza; Bruno Munari; La XXVIII Biennale di Venezia, 1956; Toti Scialoja; Gastone Novelli; Ettore Colla; La XXIX Biennale di Venezia, 1958)
Gli anni Sessanta
(Lucio Fontana; Giuseppe Capogrossi; Domenico Rotella; Alberto Burri; Piero Manzoni; La XXX Biennale di Venezia, 1960; La XXXI Biennale di Venezia, 1962; La IV Biennale di S. Marino, 1963; Il Premio Lissone; La XXXII Biennale di Venezia, 1964; Documenta 3, 1964; Francesco Lo Savio; Le gallerie a Milano; Altre gallerie in Italia; Le gallerie a Roma; Fabio Mauri; La Galleria L'Attico; Pino Pascali; Gino De Dominicis; La Scuola di Piazza del Popolo; Mario Schifano; Franco Angeli e Tano Festa; La mostra Con temp l'azione, 1968; Le gallerie a Torino; Carla Lonzi; la Galleria Notizie; I musei; La Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; La Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino; Gli scambi di esperienze e idee tra Italia e Stati Uniti; Piero Gilardi; L'Arte concettuale; L'Arte povera; Genova; Eugenio Battisti; Firenze; Emilio Isgrò; La XXXIII Biennale di Venezia, 1966; La XXXIV Biennale di Venezia, 1968; Le nuove riviste; Sarenco; Documenta 4, 1968; Il Deposito d'Arte Presente; Fluxus; Marcello e Lia Rumma; La mostra Arte Povera + Azioni Povere, 1969; Lucio Amelio; Il sodalizio tra Arte povera e gallerie private; Joseph Beuys; Gli interventi artistici nel tessuto urbano; Ugo Mulas; La mostra Vitalità del negativo nell'arte italiana 1960-1970, 1970; Giovanni Anselmo; Alighiero Boetti; Pier Paolo Calzolari; Luciano Fabro; Jannis Kounellis; Mario Merz; Marisa Merz; Giulio Paolini; Pino Pascali; Giuseppe Penone; Emilio Prini; Michelangelo Pistoletto; Gilberto Zorio)
Gli anni Settanta
(Le gallerie di area concettuale; Le prime Fiere internazionali d'arte moderna; La Nuova Pittura; La XXXV Biennale di Venezia, 1970; Maurizio Mochetti; Le principali mostre della Nuova Pittura; La riforma dell'Ente Biennale Internazionale d'Arte; Documenta 5, 1972; La XXXVI Biennale di Venezia, 1972; La mostra Contemporanea (arte 1973-1955), 1973; Art/tapes/22; Zona; Maurizio Nannucci; La Videoteca Giaccari; Il Centro Video Arte di Palazzo dei Diamanti; La Biennale di Venezia, 1974; La Galleria L'Attico nel 1975; La XXXVII Biennale di Venezia, 1976; Documenta 6, 1977; La XXXVIII Biennale di Venezia, 1978; Gibellina)
Gli anni Ottanta
(La Transavanguardia; Sandro Chia; Francesco Clemente; Enzo Cucchi; Nicola De Maria; Mimmo Paladino; La XXXIX Biennale di Venezia, 1980; La mostra L'altra metà dell'avanguardia (1910-1980), 1980; Le grandi rassegne internazionali della Transavanguardia; documenta 7, 1982; Luigi Mainolfi; La XL Biennale di Venezia, 1982; Il riconoscimento internazionale della Transavanguardia; L'Anacronismo; La XLI Biennale di Venezia, 1984; La Scuola di San Lorenzo; I Nuovi-nuovi; Luigi Ontani; Il riconoscimento dell'arte italiana all'estero; Il Graffitismo; Le riviste d'arte; la mostra Identité Italienne. L'art en Italie depuis 1959, 1981; Le istituzioni pubblico-private; Il Castello di Rivoli; alcune iniziative di rilievo internazionale; La XLII Biennale di Venezia, 1986; Fabrizio Plessi; Documenta 8, 1987; Torino; La Galleria Stein; Il nuovo assetto societario del Castello di Rivoli; Piero Gilardi; Il Festival dell'Arte Elettronica di Camerino; La Premiata Ditta; UnDo.net; I Giovanotti Mondani Meccanici; Studio Azzurro; Le gallerie d'arte; La Fondazione Mudima; La Fondazione Antonio Ratti; Case d'Arte; Domenico Nardone; La rassegna Terrae Motus; La Galleria Lia Rumma; Corrado Levi; La Galleria Neon; Brown Boveri; Il versante del Neofigurativo; L'Inespressionismo; Ettore Spalletti; Marco Bagnoli; Remo Salvadori; Le riviste d'arte della fine degli anni Ottanta; Il mercato dell'arte; La XLIII Biennale di Venezia, 1988; La mostra Magicien de la Terre, 1989)
Gli anni Novanta
(Le mostre di rilievo; La XLIV Biennale di Venezia, 1990; La rassegna Fuori Uso; Via Lazzaro Palazzi; La mostra Una scena emergente. Artisti Italiani Contemporanei, 1991; Il Museo Pecci; Il Castello di Volpaia; La Nuova officina bolognese; La Galleria d'Arte Moderna di Bologna; Viafarini; Il Museo Teo; Volume!; Il Medialismo; Il Castello di Rivoli; Documenta 9, 1992; La XII Quadriennale nazionale d'arte di Roma, 1992; La Fondazione Italiana per la Fotografia; Le riviste d'arte; "Exibart"; Il cambiamento di strategia da parte delle gallerie d'arte; La XLV Biennale di Venezia, 1993; Il CSAC-Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma; La mostra Un'avventura internazionale. Torino e le arti 1950-1970, 1993; Il Museo Pecci tra 1993 e 1995; Altre gallerie d'arte; La mostra Soggetto Soggetto, una nuova relazione nell'arte oggi, 1994 e l'arte relazionale; il versante internazionale; la XLVI Biennale di Venezia, 1995; La Fondazione Prada; La Biennale di Firenze, 1996; Il Museo Pecci tra 1996 e 1997; Via Fiuggi 12/7; La XIII Quadriennale nazionale d'arte di Roma, 1996; Il PAC; le altre gallerie d'arte; la Galleria Continua; La rassegna Tusciaelecta; BASE/Progetti per l'arte; La Galleria Civica di Modena; La Galleria d'Arte Moderna di Bologna; Il Castello di Rivoli nel 1995; La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Documenta 10, 1997; L'ASAC; la XLVII Biennale di Venezia, 1997; La mostra Minimalia, 1997; Ulteriori mostre nel 1997; Il Palazzo delle Papesse; Charles Saatchi; Il mercato dell'arte; La XLVIII Biennale di Venezia, 1999; La Fondazione Bevilacqua La Masa; Cesare Pietroiusti; Le iniziative sul territorio e negli spazi urbani metropolitani; La rassegna Subway, 1998; La rassegna Arte in piazza; Il gruppo Stalker; Il gruppo A 12; Cittadellarte-Fondazione Pistoletto; Il PAVParco ArteVivente; a.titolo)
Gli anni Duemila
(Arte e società; Il Gruppo Teseco; il progetto Zingonia; Cityng progetto in progress; La Fondazione Adriano Olivetti; Eco e Narciso; Le gallerie; Il Castello di Rivoli nel 1998-2001; La Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea di Torino; Il Museo Pecci nel 2000-2002; La Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento; La Fondazione CRT; CeSAC e Big Torino; Il Castello di Rivoli nel 2002-2003; Punta della Dogana; Torino; Museion di Bolzano; L'arte nel centro Italia; L'arte nel centro-sud Italia; Panza di Biumo; Il settore fieristico; Il gallerista italiano dagli anni Novanta al Duemila; Arte italiana all'estero; La rassegna Artecinema; La rassegna Invideo; La rassegna Periscopio; Il PAC; La mostra Novecento, arte e storia, 2000; La DARC-Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanee; Il Patto per l'arte contemporanea; Il MAXXI; La XLIX Biennale di Venezia, 2001; Alessandra Tesi; La Galleria d'Arte Moderna di Bologna; La Fabbrica del Vapore; Italian Area; Il Premio per la Giovane Arte Italiana, 2001; Il progetto Boom!; Alcune mostre; La presenza italiana all'estero; Documenta 11, 2002; Giuseppe Gabe

Conosci l'autore

Massimo Melotti

Massimo Melotti è un critico d’arte e sociologo. È Consulente di Direzione al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, dove negli anni si è occupato di Comunicazione e del Progetto Arte e Nuovi Media. Ha insegnato presso l’Università e il Politecnico di Torino e attualmente è docente di Antropologia culturale presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Dagli anni ottanta la sua ricerca verte sui processi creativi e sul rapporto tra arte, media e società. Ha curato numerose mostre in Italia e all’estero, tra cui le personali di Michelangelo Pistoletto (Cittàdellarte-Fondazione Pistoletto, Biella) e Francesco Jodice (Castello di Rivoli), e la collettiva "Il Tempo e le Opere" (Museo della Grafica, Pisa)....

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