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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2021
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«Un "caso fantasma", una vendetta esemplare. Un noir magistrale dell'autore di Tokyo Express.
«La parte del romanzo che descrive il meccanismo della vendetta è un'autentica prova di bravura dell'autore» – Corrado Augias, Il Venerdì
«Kiriko lasciò la pensione di Kanda alle dieci del mattino. Sarebbe voluta uscire prima, ma aspettò fino a quell’ora, perché aveva sentito dire che gli avvocati famosi non arrivano mai troppo presto in ufficio.» In un mattino di primavera una giovane donna entra nello studio di un illustre penalista di Tokyo. È Kiriko. Ha appena vent'anni, il volto pallido dai tratti ancora infantili, ma qualcosa di inflessibile nello sguardo, «come fosse stata forgiata nell'acciaio». Non ha un soldo e ha attraversato il Giappone dal lontano Kyūshū per arrivare fin lì, a implorare il suo aiuto. Il fratello, accusato di omicidio, è appena stato arrestato, e Kiriko è la sola a crederlo innocente. L'avvocato rifiuta il caso: non ha tempo da perdere, tanto meno per una difesa che dovrebbe assumersi senza essere retribuito. Kiriko si scusa con un piccolo inchino, esce dallo studio e così come è arrivata scompare. Il fratello verrà condannato e morirà in carcere qualche mese dopo, poco prima che l'esecuzione abbia luogo.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una povera ragazza chiede aiuto ad un noto avvocato di Tokyo affinché difenda suo fratello, ingiustamente accusato di omicidio, ma l'avvocato, troppo impegnato a pensare al prossimo incontro con la sua amante, declina l'offerta della ragazza mandandola via. Inizia da qui una storia sospesa tra giallo giuridico e noir, dove il desiderio di vendetta predomina fino ad oscurare il desiderio di scoprire la verità. Dotato di una trama intrigante e dalle mille voci, con uno stile asciutto e privo di fronzoli, con un'attenta analisi introspettiva dei personaggi, siano essi principali o secondari, questo breve romanzo di Matsumoto Seicho scandagli gli abissi più oscuri dell'animo umano, quando il senso della giustizia viene soffocato dall'indifferenza dei più ricchi e dal famelico desiderio di rivalsa di chi sta in basso. Pur avendo pochi picchi e una trama priva di scossoni, posso dire che questa è una delle letture più interessanti che mi siano capitate quest anno, soprattutto per le domande che mi ha suscitato, prima fra tutte "In quelle circostanze, io come mi comporterei? Sarei migliori, peggiore, o uguale e identico a loro?"
Direi che questo libro è stata una bella sorpresa: con un finale inaspettato. La forza e la caparbietà della ragazza del Kyushu è eccezionale ed eccezionalmente descritta in questo libro
Il lettore italiano appassionato di narrativa poliziesca ha potuto conoscere Matsumoto fin dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, quando nella collana dei Gialli Mondadori uscì "La morte è in orario", ripubblicato da Adelphi in una nuova traduzione con il titolo "Tokyo Express". Trecento e più romanzi (tanti ne scrisse Matsumoto) ne contengono di parole, e del resto lo scrittore nipponico le parole le aveva letteralmente maneggiate fin da giovanissimo, lavorando in una tipografia, ma la scrittura narrativa e il successo arrivarono tardi, quando Matsumoto aveva quasi toccato la mezza età. Aveva invece cinquantadue anni quando pubblicò questa "Ragazza del Kyushu", storia più thrilling che poliziesca della ventenne Kiriko che affronta un lungo viaggio fino a Tokyo per chiedere a Otsuka, celebre avvocato, di difendere il fratello accusato di avere ucciso a bastonate un'anziana usuraia, pur non potendo pagare la salatissima parcella che le verrebbe richiesta. Otsuka rifiuta e quando il fratello di Kiriko muore in cella "nel disonore", la ragazza manda una lettera di freddo risentimento all'avvocato, il quale, colpito dall'atteggiamento di Kiriko, si mette a studiare gli atti processuali riguardanti l'uomo della cui morte si sente oscuramente responsabile. Non può sapere che intanto Kiriko sta lucidamente architettando la sua rovina. Matsumoto ha la mano rapida e leggera. Crea atmosfere sospese con pochi tocchi e frasi brevi, curando i particolari ma senza insistere. E' un piccolo maestro del realismo poliziesco, autore di una narrativa che, sulla strada aperta da Edogawa Ranpo, rinunciò all'imitazione passiva dei modelli occidentali per disegnare una letteratura nipponica "gialla" originale.
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