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Il posto di ognuno. L'estate del commissario Ricciardi - Maurizio de Giovanni - copertina
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Il posto di ognuno. L'estate del commissario Ricciardi
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Il posto di ognuno. L'estate del commissario Ricciardi - Maurizio de Giovanni - copertina
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Descrizione


Napoli 1931. Le stagioni si susseguono incuranti del sangue e della morte e la città si prepara ad affrontare il caldo torrido dell'estate. Luigi Alfredo Ricciardi, commissario in forza alla Regia Questura di Napoli, affronta un nuovo caso di omicidio insieme all'inseparabile brigadiere Maione. Ricciardi è un commissario fuori dal comune, un solitario, uno che non ama eseguire gli ordini che gli vengono impartiti e di solito fa di testa sua. Non è ben visto dalla gerarchia fascista che lo controlla a distanza ma lo lascia lavorare, perché stranamente i casi li risolve tutti. In molti cominciano a sospettare che Ricciardi abbia un segreto, si dice parli direttamente con il Diavolo. In realtà Ricciardi si limita ad ascoltare le ultime parole dei morti: più che un dono, una condanna. L'estate del commissario Ricciardi vedrà la morte della bellissima duchessa di Camparino, una donna misteriosa dalla chiacchierata vita notturna. Anche stavolta saranno le ultime parole pronunciate dalla vittima a far partire l'indagine che condurrà il commissario, e noi lettori insieme a lui, a scoprire una Napoli riarsa e poco conosciuta, abitata da personaggi inquietanti che tenteranno di ostacolare il suo lavoro.
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Dettagli

2009
30 aprile 2009
416 p., Brossura
9788860441249

Valutazioni e recensioni

Renzo Montagnoli
Recensioni: 5/5

Come ho aperto il libro ho avuto chiara la sensazione di aver ritrovato dei vecchi amici, di quelli con cui ci si vede magari solo una volta all’anno. C’è il brigadiere Maione un po’ ingrassato, tanto che si è messo a dieta e poi c’è l’Enrica, una presenza silenziosa, non appariscente, ma capace di dare luce a una notte e a un’intera vita. Il dottor Modo, nonostante il suo antifascismo, è ancora lì e sembra dirmi che la vita deve essere presa con ironia, sì con uno spirito leggero, e se detto da lui c’è da credergli, perché i suoi clienti non sono di certo ciarlieri, muti come possono solo esserlo i cadaveri. E poi c’è lui, quegli occhi intensi, in cui sembra galleggiare il dolore del mondo, un uomo Ricciardi a cui tenderei subito la mano per prendere un po’ della sua sofferenza e per vederlo un po’ sereno, magari al braccio di Enrica, la cui madre s’è messa in testa di accasarla con un bellimbusto e nemmeno a farlo apposta la giovane deve anche confrontarsi con la bellissima Livia, che si è incapricciata del commissario, il tutto nel corso di una difficile indagine per la soluzione di un efferato delitto e in un’estate particolarmente torrida. Cari amici, tutti, è sempre un piacere essere con voi, anno dopo anno, stagione dopo stagione, entrare in quelle pagine per presenziare, ospite invisibile, alle vostre storie, per essere partecipi della vostra esistenza che non ha nulla di titanico, di grandioso, ma che riflette i vostri caratteri fondamentalmente buoni, con quel senso di pietà che vi accompagna di fronte alle vittime dei delitti e davanti agli omicidi che assicurate alla giustizia. Caro Maione, caro Ricciardi, cara Enrica, non sapete quanto mi siete mancati dal nostro ultimo incontro. Ora vi vedo nuovamente, fra le pagine del libro che sfoglio, fra le righe che divoro, coricato sul letto la sera in attesa di un sonno che, grazie a voi, non potrà che essere ristoratore, accompagnato dalla vostra presenza nei miei sogni. Lo so che quanto ho scritto è un po’ strano per una recensione, per quelle righe che un lettore attento compone per giustificare il suo giudizio su un’opera. Ma voi siete quest’opera, voi e tutti i personaggi che la animano, in un’atmosfera falsa tipica di un regime, dove non si deve parlare né di miseria, né di crimini. A volte pure mi commuovo, e voi non ve ne accorgete, perché non mi vedete e forse è anche meglio, perché così non perdete quella naturalezza di gesti e di comportamenti che vi contraddistingue. Stare con voi è meglio di vedere un film della televisione, essere insieme a voi è un confrontarsi continuamente, riscoprendo quei vizi e quelle virtù che, in maggiore o minor misura, sono dentro di noi. Voi siete un’umanità reale, tangibile, che ora non si trova più in un mondo in cui ognuno è diverso da quel che appare; voi invece siete limpidi, con i vostri sentimenti, le vostre emozioni, i vostri amori, le gelosie, il desiderio di un mondo più giusto. In proposito, cari Ricciardi e Maione mi piacete tanto perché non siete dei giustizieri, ma cercatori di verità, incrollabili, tutti tesi allo scopo, ma anche misericordiosi, comprensivi senza indulgere al troppo facile perdono. Siamo arrivati all’estate e poi ci sarà l’autunno, l’ultima delle quattro stagioni, a quanto pare. Ma io vi voglio vedere, vi voglio ritrovare ogni anno e anche se non sono napoletano prego San Gennaro perché sia così e che illumini Maurizio de Giovanni, pure lui presente e invisibile a voi, ma che, a differenza di me, vi suggerisce ogni passo. Anche a nome vostro chiedo perciò a San Gennaro di farci la grazia che de Giovanni continui a permettere questi nostri indimenticabili incontri. Quanto a voi, in preda alla commozione, dico arrivederci, cari, grandi, splendidi amici, come splendido è il libro che vi racchiude.

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Conosci l'autore

Maurizio de Giovanni

1958, Napoli

Nato nel 1958 a Napoli, è autore della fortunata serie di romanzi con protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta, su cui è incentrato un ciclo di romanzi, tutti pubblicati da Einaudi, che comprende tra gli altri: Il senso del dolore (2007), La condanna del sangue (2008), Il posto di ognuno (2009), Il giorno dei morti (2010), Per mano mia (Einaudi, 2011), Vipera (2012, Premio Viareggio, Premio Camaiore), Anime di vetro (2015) Serenata senza nome (2016), Rondini d'inverno (2017), Il purgatorio dell'angelo (2018) e Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi (2023). Insieme a Sergio Brancato ha pubblicato due graphic novel sulle inagini del commissario Ricciardi: Il senso del dolore. Le stagioni del commissario Ricciardi (Sergio Bonelli...

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