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Anno edizione: 2009
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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Adatta ad un ampio pubblico, questa raccolta affronta in una serie di saggi problemi posti dalle mentalità dell’uomo medievale. Perché animali che avevano nociuto a esseri umani non solo furono soppressi, ma pure processati, interrogati e torturati durante il Medioevo? Come avvenne che orso e leone divennero i re degli animali e perché alla fine vinse quest’ultimo? E il giglio perché divenne il simbolo dei re francesi? È possibile una storia dei colori, quale è la storia sociale dei tintori e perché questa corporazione era caratterizzata da una fama negativa? Come nacquero gli stemmi famigliari e quelli nazionali? Come si diffusero gli scacchi? Cosa insegna la leggenda di Re Artù della società medievale? Michel Pastoureau, direttore della EHPE di Parigi, cerca di rispondere.
Qual era lo sguardo dell'uomo medievale davanti all'animale? Come mai venivano precessate scrofe e polli, lupi e insetti? Perche Guida il traditore è sempre raffigurato con i capelli rossi? E ancora, perché il giglio è il fiore mariano per eccellenza? Questi ed altri interrogativi vengono affrontati nel saggio di Michel Pastoureau che, raccogliendo dati basati su uno studio dettagliatissimo, ci porta alla scoperta della simbologia medievale, tutta basata su corrispondenze e richiami, sul principio, espresso da San'Agostino e ricordato dall'autore del libro, secondo cui: "Ci sono cose che sono soltanto cose ed altre che sono anche segni".
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