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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2012
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Vincitore Premio Strega 1963
«Nel corso della mia infanzia e adolescenza mi proponevo sempre di scrivere un libro che raccontasse delle persone che vivevano, allora, intorno a me. Questo è, in parte, quel libro: ma solo in parte, perché la memoria è labile, e perché i libri tratti dalla realtà non sono spesso che esili barlumi e schegge di quanto abbiamo visto e udito.»
Lessico famigliare è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e piú duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo straordinario romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. Scrive la Ginzburg: «Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire "Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna" o "De cosa spussa l'acido cloridrico", per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole».
In appendice la Cronistoria di «Lessico famigliare» a cura di Domenico Scarpa e uno scritto di Cesare Garboli.
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è stato, molti anni fa, il primo romanzo che ho letto di Natalia Ginzburg. oggi da genitore spero che mio figlio adolescente accolga il mio suggerimento e lo legga a sua volta!
Devo dire che questo libro mi ha molto preso, con un linguaggio semplice e divertente la Ginzburg ha ricreato immagini della sua infanzia e della sua adolescenza caratterizzate a sua volta da uno dei periodi più brutti della storia italiana. Un libro che consiglierei a tutti per tutta la sua unicità tipica della Ginzburg.
2,5/5 avevo grandi aspettative su questo libro, peccato che non siano state soddisfatte. posso dire? con dei genitori come quelli della protagonista mi sarei stancata di vivere già dopo un giorno
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