La storia è raccontata in prima persona da Michele Amitrano, un bambino di nove anni che vive in un piccolo e sperduto paese della campagna pugliese. Durante un’estate torrida, mentre gioca con gli amici tra campi di grano e case abbandonate, fa una scoperta sconvolgente: in un vecchio casale trova un bambino prigioniero, nascosto in una buca. Da quel momento, Michele inizia un percorso interiore complesso: il mondo infantile, fatto di giochi e regole semplici, si scontra con la durezza e la crudeltà degli adulti. Ammaniti usa una prosa semplice ma potente, con una voce narrante autentica e coinvolgente. Il punto di vista infantile è credibile e toccante, e contribuisce a rendere ancora più forte il contrasto tra la leggerezza del mondo dei bambini e la gravità dei segreti degli adulti.
Io non ho paura
In questo romanzo Niccolò Ammaniti va al cuore della sua narrativa, con una storia tesa e dal ritmo serrato, un congegno a orologeria che si carica fino a una conclusione sorprendente: e mette in scena la paura stessa. Michele Amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosi grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. E per affrontarlo dovrà trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia: quella vista con gli occhi di Michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di Acqua Traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano. Il risultato è un racconto potente e di assoluta felicità narrativa, dove si respirano atmosfere che vanno da Clive Barker alle Avventure di Tom Sawyer, alle Fiabe italiane di Calvino. La storia è ambientata nell'estate torrida del 1978 nella campagna di un Sud dell'Italia non identificato, ma evocato con rara forza descrittiva. In questo paesaggio dominato dal contrasto tra la luce abbagliante del sole e il buio della notte, Ammaniti alterna, a colpi di scena sapienti, la commedia, il mondo dei rapporti infantili, la lingua e la buffa saggezza dei bambini, la loro tenacia, la forza dell'amicizia e il dramma del tradimento.
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Edizione:1
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Anno edizione:2011
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Fg 30 agosto 2025Io non ho paura
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Mic 18 agosto 2025Bellissimo
Sei un bambino di nove anni e non sai perché succedono le cose. Sai solo che succedono. Hai una vaga idea di cosa sia giusto e sbagliato e ti risulta difficile spostare l’immagine dei tuoi genitori dal primo al secondo gruppo. Quando un libro ti fa sentire alto poco più di un metro, guardare gli adulti dal basso e sentire l’afa di un’estate di fine ‘90 significa che stai leggendo un capolavoro. Consigliatissimo
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Michela 23 luglio 2025Meraviglioso e indimenticabile
Questo libro è semplicemente un capolavoro. Vorrei poterlo dimenticare per rileggerlo di nuovo. È veramente uno dei libri più belli che io abbia mai letto. Ammaniti è una garanzia. Tutti i suoi libri ti tengono incollati alle pagine dall'inizio alla fine. Io non ho paura è un libro estremamente crudo e toccante, ma il tutto viene alleggerito dal fatto che è narrato in prima persona dal punto di vista di un bambino di nove anni. Ed è proprio questo l'aspetto che ho amato di più di questo libro. Vedere il mondo attraverso gli occhi di Michele è stata per me la cosa che più di tutte ha reso questo libro così bello. Lo straconsiglio davvero a tutti!
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