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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2010
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Kolima, 18 anni, una mattina si sveglia e trova una lettera. E' la patria che gli chiede di adempiere al suo dovere: 2 anni di leva. Che lo cambieranno per sempre. Addestramento e poi in guerra. In Cecenia. A fare il cecchino. Nicolai Lilin porta su carta quello che ha vissuto in questa guerra: i morti, gli episodi di tortura, la paura di morire su una mina, la paura di essere ammazzato da un cecchino nemico, la fame, il combattere per tre giorni di seguito senza dormire, il combattere alla cieca in mezzo a un bosco, la fratellanza con i propri compagni, il carisma del proprio capitano, ed infine -tornato al proprio paese dopo il congedo- la sensazione di impazzire perchè dopo tutto quello che si è visto, la pace sembra così assurda ed insopportabile. Un libro “difficile”, che ci parla della guerra e del suo orrore.
Che dire,veramente un ottimo libro,che Lilin sostiene reale ed io gli credo.Non un racconto di colpi sparati,semplicemente,ma un racconto di guerra vero e proprio,con tutte le sue sfaccettature e di conseguenza le violenze che la guerra stessa provoca.In più il libro fa capire come sia impossibile non abbrutire e rimanere lucido,sensibile,semplicemente un essere umano durante un conflitto.Forse questo libro potrebbe essere letto da chi manda i ragazzi di 18 anni in guerra,chi la guerra la decide a tavolino,mentre non sa di gente che viene crocifissa con picchetti delle tende,di gente che cava gli occhi ai nemici,di gente che scuoia vivi gli avversari,come nel libro scrive Lilin e ripeto,io gli credo.Consigliatissimo a tutti e complimenti a Lilin,un ottimo lavoro!!
Non sono riuscito a capire quanto sia vero e quanto sia romanzato. Viene "spacciato" per vero, e come tale lo prendo. Il romanzo (autobiografico) descrive con gli occhi di un cecchino dell'armata russa il conflitto ceceno, nella sua scarna brutalità. Ma non è un romanzo contro la guerra cecena, contro l'URSS o contro la Cecenia: è un romanzo che "ti sbatte in faccia" -con una crudezza inaudita- la violenza della guerra. Consigliato agli appassionati dei romanzi di avventura (perdonatemelo, ma è vero) e agli appassionati di reportage.
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