L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Forse chiunque conosca Wilde ha almeno sentito parlare del suo "De Profundis", la lunga lettera che Wilde scrisse al suo amato proprio mentre scontava un periodo di carcere per la loro relazione omosessuale (e quindi proibita). Allo stesso tema si può ricondurre questa ballata, che Wilde scrisse una volta scarcerato riprendendo uno degli antichi generi letterari inglesi. Se in "De Profundis" Wilde raccontava l'alienazione della vita in carcere con intento quasi pedagogico nei confronti del giovane amante, ne "La Ballata" l'autore riflette sulla'(in)utilità della pena di morte, e su come proprio le pene più gravi siano quelle che maggiormente necessitino di perdono. Riflessioni profonde, ancora attualissime.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore