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Anno edizione: 2015
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E' un romanzo breve, non c'è una "storia" vera e propria, tutti si svolge attraverso i pensieri e i ricordi, della protagonista, che hanno come sfondo le strade parigine e il metrò. E' la storia di un abbandono, dell'elaborazione di un dolore sopito che si risveglia quando una sera in metropolitana vede una donna che somiglia alla madre, anzi se ne convince, la madre che credeva morta lontano. Inizia così un pedinamento, e i ricordi riaffiorano, di un'infanzia infelice, di una madre assente, strana e fredda, occupata con ben altro e da ben altre persone, lei, Therese che è cresciuta senza riferimenti, senza guida, sola e in balia di se stessa, fino a quando un giorno la madre è partita e mai più ritornata, qualcuno le ha detto che era morta in Marocco, ma lei non ci ha mai creduto. Ha solo una scatola di biscotti di latta, con qualche foto, un certificato di nascita, un telegramma, è tutto quello che ha che la identifica, ma in realtà lei non sa precisamente chi è, e così parte alla ricerca della sua identià seguendo e prendendo informazioni su questa donna. Inizia un viaggio mentale, scandito per le strade, rievocando frammenti di vita, cercando di legare in qualche modo fra loro personaggi e situazioni del passato che non ha mai compreso bene, e trovandosi a corto di soldi accetta un lavoro di babysitter presso una famiglia ricca ma strana, la bambina di cui si prende cura le ricorda se stessa, viene spesso lasciata sola la sera in casa, i genitori sono indifferenti, non la chiamano neppure per nome. Tra le peregrinazioni in una Parigi nebbiosa e fredda, in quartieri solitari, tra atmosfere sospese "bijou" questo era il suo nome d'arte, rielabora il proprio dolore e l'angoscia e la disperazione alla fine avranno il sopravvento, un gesto insano segnerà la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova vita, grazie ad un ennesimo incontro casuale con una donna. Modiano, scrive spesso romanzi imperniati su incontri causali, strade e case parigine, un rimando di immagini riflesse che si specchiano reciprocamente, la città con il suo groviglio di linee ferroviarie e metropolitane sono e rappresentano il mondo interiore dei protagonisti, un mondo confuso, spesso disperatamente solitario.
Recensioni
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