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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2010
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Un libro sulla rabbia giovanile, sulla passione erotica, su un implacabile bisogno di giustizia.
«La prima volta che gli strinsi la mano fu nella primavera del 1967. Ai tempi frequentavo il secondo anno di università alla Columbia: ero un ragazzo ignorante e affamato di libri che coltivava la fede (o l'illusione) di diventare un giorno così bravo da potersi definire un poeta.»
Nel 1967, Adam Walker ha vent'anni e studia a New York; la sua unica aspirazione è diventare poeta. Durante una festa conosce l'enigmatico professore parigino Rudolf Born e la sua seducente fidanzata, Margot, con la quale ben presto instaura una relazione. Rudolf, scoperto il tradimento, caccia la donna senza tuttavia mostrare risentimento nei confronti di Adam che continua a frequentarlo sino a quando, una sera, non assiste alla criminale esplosione della sua aggressività. Consapevole di aver vissuto un'esperienza che lo segnerà per sempre, Adam trascorre l'estate in città con la sorella, ritrovando il legame che li unisce sin dall'infanzia. In autunno Adam dovrà partire per Parigi, la città in cui è tornato a vivere Born. Adam sa bene che difficilmente potrà evitare di incontrarlo e che si dovrà cosí confrontare con la parte piú nera e imperscrutabile della propria anima.
Questo grande scrittore americano che dimostra ancora una volta la sua bravura riuscendo a costruire un romanzo composta da quattro sezioni: quattro stagioni dell’anno differenti, che sono lo specchio dello stato d’animo dei protagonisti. La prima persona si mescola con la seconda e la terza, ottenendo così una scrittura e una narrazione fluida dall’inizio alla fine. La seconda sezione di questo romanzo è molto particolare. I fatti in essa narrati, infatti, non sapremo mai se siano accaduti realmente o siano frutto dello stato d’animo tormentato di questo giovane poeta, Adam Walker. Starà alla sensibilità di noi lettori optare per la soluzione finale. Come potete dedurre, è uno di quei libri che, una volta aperto, ti lascia incollato alla pagina dalla prima all’ultima riga.Vi ho incuriositi almeno un po’? Se sì, allora vi aspetto in libreria per raccontarvi anche la trama di questo romanzo. Buona lettura a tutti!
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sull'orlo della verità, sull'orlo dell'immaginazione, sull'orlo del desiderio tra quello che si vorrebbe e quello che è la realtà. Ti catturano le pagine di questo libro, rimani appesa riga dopo riga, perché Auster è un maestro nel creare quelle suspense che ti portano ad immaginare cosa potrà accadere subito dopo, senza però distoglierti dalla trama. Il libro si sviluppa in quattro capitoli, in "primavera" la narrazione avviene in prima persona, in "estate" chi racconta è un narratore esterno. Gli ultimi due capitoli "autunno" ed "inverno" vengono invece scritti da un amico di Adam, il protagonista, che riprende alcuni suoi appunti portando avanti il racconto e da un'amica di gioventù dalla quale vengono prese alcune pagine del suo diario per ultimare la storia. Questi punti di vista differenti e i diversi personaggi che si affacciano al racconto creano una struttura stilistica apparentemente complessa, ma la bravura dell'autore è di creare una storia fluida e ben congegnata.
Mi ha letteralmente tenuta incollata alle pagine. Uno stile perfetto per una storia che non deve essere semplicemente letta ma che ha come obiettivo la riflessione. Riflettere sui personaggi, i loro punti di vista di una medesima storia, su ciò che è reale e su ciò che è soltanto pura prosa, pura narrazione, puro desiderio.
Come sempre Auster, oltre al''intreccio principale, ci regala una serie di spunti e riflessioni sempre interessanti, che mostrano la realtà da punti di vista insoliti e sorprendenti.
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