Condivido pienamente la recensione di Lektor. Aggiungo che è molto interessante capire perchè la prima ferrovia "italiana" sia stata costruita nel Regno delle due Sicilie e non nel Lombardo-Veneto austro-ungarico o nel Piemonte dei Savoia. Questo libro dovrebbe essere in tutte le case e fatto studiare alle scuole elementari.
Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero «meridionali»
Fratelli d'Italia... ma sarà poi vero? Perché, nel momento in cui ci si prepara a festeggiare i centocinquant'anni dall'Unità d'Italia, il conflitto tra Nord e Sud, fomentato da forze politiche che lo utilizzano spesso come una leva per catturare voti, pare aver superato il livello di guardia. Pino Aprile, pugliese doc, interviene con grande verve polemica in un dibattito dai toni sempre più accesi, per fare il punto su una situazione che si trascina da anni, ma che di recente sembra essersi radicata in uno scontro di difficile composizione. Percorrendo la storia di quella che per alcuni è conquista, per altri liberazione, l'autore porta alla luce una serie di fatti che, nella retorica dell'unificazione, sono stati volutamente rimossi e che aprono una nuova, interessante, a volte sconvolgente finestra nella facciata del trionfalismo nazionalistico. Terroni è un libro sul Sud e per il Sud, la cui conclusione è che, se centocinquant'anni non sono stati sufficienti a risolvere il problema, vuol dire che non si è voluto risolverlo. Come dice l'autore, le due Germanie, pur divise da una diversa visione del futuro, dalla Guerra Fredda e da un muro, in vent'anni sono tornate una. Perché da noi non è successo?
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Anno edizione:2010
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Questo libro di Pino Aprile ti apre gli occhi o almeno lo fa con chi ha davvero voglia di sapere come si è fatta l'italia. L'italia che ci hanno consegnato i libri di storia è un'italia che non c'è e Pino Aprile dimostra con i fatti tutto questo. imperdibile per chi ama sapere la verità delle cose e soprattutto per chi non vuole dimenticare chi ha perso la vita combattendo il più grande sopruso che i meridionali abbiano mai avuto.
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Il 1860, la spedizione dei Mille, la conquista del Regno delle Sue Sicilie sono stati il frutto di anni di fermenti liberali per la creazione dello Stato italiano. Ma allo stesso tempo sono l'antitesi degli ideali di libertà, fratellanza ed unità che trasudano dalle agiografie classiche degli "eroi" del Risorgimento. Un'invasione illegale, una guerra non dichiarata, con l'appoggio delle super-potenze straniere, contro lo Stato più ricco della penisola. Spie, Stati Maggiori corrotti, potentati locali compiacenti, hanno permesso ai Savoia di portare al nord con poco sforzo. Smantellamento di attività agricole ed industriali, tasse esorbitanti, leva militare, vennero imposti con la legge marziale. Ogni resistenza era repressa con stragi, violenze, deportazioni. Non è solo un altro libro sul "brigantaggio". Pino Aprile allarga l'analisi ai giorni nostri accompagnandoci lungo i decenni in cui il nord ha costruito il suo sviluppo su un sud trattato come colonia da sfruttare ed abbandonare. Le radici dell'industrializzazione del settentrione, dell'emigrazione dei meridionali, del degrado sociale ed ambientale delle città del sud, affondano in una storia che dura da 150 anni, e che l'autore illustra con semplicità e chiarezza. Un libro che non dovrebbe mancare nelle case di tutti gli italiani.
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