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Eneide - Publio Virgilio Marone - copertina
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Eneide - Publio Virgilio Marone - copertina
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Descrizione


"Le armi canto e l'uomo che per primo dalla terra di Troia esule raggiunse l'Italia e i lidi di Lavinio". E' il celebre inizio del poema che narra le vicende di Enea, ultimo superstite della dinastia troiana, fondatore, in terra italica, della nuova Troia e della stirpe romana. Nella figura di Enea, il guerriero dell'"Iliade" e l'errante protagonista dell'"Odissea" si fondono per celebrare, nel nome dell'imperatore Augusto, la città di Roma, i principi e i valori della sua tradizione. Violenza e pietà, eroismo e gloria, dovere e destino sono i temi dominanti di un poema epico che è modello assoluto per la cultura occidentale. Introduzione di Gian Biagio Conte.
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Dettagli

2001
Tascabile
408 p.
9788831777643

Conosci l'autore

Publio Virgilio Marone

(Andes, odierna Pietole, Mantova, 70 - Brindisi 19 a.C.) poeta latino.La formazione e gli anni giovanili Suo padre era proprietario di terreni, agiato, non ricco. Il giovane V. fece i suoi primi studi a Mantova e a Cremona, dove restò fino a quindici anni: poi passò a Milano e di qui a Roma, che dovette esercitare su di lui, timido provinciale, una grandissima impressione. Seguì i corsi del retore Epidio, ma presto li abbandonò. Non aveva attitudine per l’eloquenza: era goffo, parlava con lentezza, non sapeva affrontare il pubblico. Così, seguendo la sua nativa vocazione che era quella di contemplare il mondo più che di agirvi, si recò a Napoli e si mise alla scuola del filosofo epicureo Sirone. A quest’epoca risalgono anche i suoi interessi per l’astronomia, la botanica, la zoologia, la medicina...

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