L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Qual è, dopo l’11 settembre, lo sguardo dell’America sul mondo islamico? Come influisce sulla nuova dottrina di sicurezza nazionale e sulla politica estera americana? I musulmani sono tutti potenziali nemici? Perché, se è indubbio che centro della dottrina Bush è prevenire la minaccia del terrorismo, oggi quest’ultimo si presenta, sotto forma endemica, come terrorismo islamico. Non a caso, la guerra preventiva inizia dall’area mediorientale. Insediarsi qui significa esercitare un controllo politico e militare in un’area e nei confronti di regimi che alimentano, direttamente o indirettamente, il terrorismo islamico, o non riescono a controllarlo. E, dall’altro lato, qual è lo sguardo dell’Islam, in particolare nella sua dimensione fondamentalista, sull’America? Su cosa si fondano, ideologicamente e politicamente, lo jihadismo e l’odio, diffuso, per gli Usa? Quali sono le prospettive future del rapporto tra America e Islam? È possibile una forma islamica di democrazia? Anche dalla reciproca percezione e rappresentazione di questi universi politici e ideologici dipenderà lo stato dei rapporti tra Occidente e mondo musulmano nei prossimi decenni.
america, di Federico Romero: l’11 settembre, la discussione nei think-tank repubblicani e democratici, la dottrina della «guerra preventiva», la teoria dell’«esportazione della democrazia» nel mondo islamico, ma ancor prima, la tesi sullo «scontro di civiltà», la dimensione teologica del discorso di Bush, influenzata dal suo essere cristiano «rinato» e dal fondamentalismo evangelico.
islam, di Renzo Guolo: Al Qaeda e i gruppi collegati, di matrice jihadista; le dottrine islamiste radicali; le strategie di opposizione alla penetrazione occidentale «dall’alto», a partire dal politico, e «dal basso», dalla società; la memoria della rivoluzione iraniana, l’Islam come ultima grande narrazione ideologica universalista; l’11 settembre e la potenza cristiana nella casa dell’Islam.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore