Dame d'autunno e altri scritti

Una serie di brevi pezzi che raccontano di personaggi oramai dimenticati del “jet-set” internazionale della Parigi fine Ottocento (dalla grandissima Sarah Bernhardt alle sconosciute aristocratiche francesi) o di pezzi teatrali. Se può essere letto come un insieme di pezzi di costume dell’epoca, a me è decisamente sembrato noioso anche per lo stile così “pomposo”. Due considerazioni sono interessanti, ma non al punto di prendersi la briga di leggerlo. “La superiorità della bellezza d’animo sta nell’accrescersi cogli anni. E’ quanto dire, senza ulteriormente insistervi, l’inferiorità dell’altra. Si noti che tale inferiorità nasce da un malinteso. Esiste certo una bellezza della tarda età. Solo che nessuno la vuole. Si crede di poterla sostituire con un prolungamento della precedente. E là sta l’errore.” “Lo snobismo, così come noi lo intendiamo, potrebbe essere così definito: il fatto, e il gusto, di sentirsi accresciuti da frequentazioni superiori”.