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Il volume <I giovani e il calcio> ( casa editrice Algra) racconta la storia di un giovane calciatore catanese nei primi anni Sessanta, quando per poter giocare in FIGC occorevano almeno 14 anni. Il racconto, scritto con mano leggera, nasce dal bisogno dell'autore di far conoscere ai suoi lettori una Catania che non esitste più, quando i bambini giocavano a calcio sui marciapiede, o sulle piazze, oppure erano costretti a recarsi sui polverosi campo della Playa, vicino il lido Spampinato. La descrizione di Catania ha il sapore dei voluni di Ercole Patti e Vitaliano Brancati, ma con una sostanziale differenza: tutti i fatti raccontati sono veri. Ma non si parla di solo calcio. Bensì di scuola, politica, cinema, incontri-scontri con il Catania Calcio ed i tifosi dell'epoca, ma sopratutto si parla del coraggio di questi giovani degli Anni Sessanta, che affrontarono mille sacrifici pur di vivere giornate in allegria e spensieratezza. E' senza dubbio un libro <pedagogico> quando l'autore parla degli avvenimenti di quel tempo, ricostruiti con lucida memoria, perché <l'io narrante> è solito <criticare> con toni pacati tutte le storture di Catania di quegli anni, la mancanza di quattrini, il lavoro minorile, la corruzione politica, la ricchezza ostentata, il gioco del calcio come sport <puro> . Questo libro è anche un malinconico <amarcord>: Pollo d'oro, Massiminiana, Bovio, Inas Cibali, Trinacria, Superga, Pol. Don Bosco, Leoniana, Fiaccola, Ariete, Acquapozzillo Acireale, Puntese fanno rivivere ancora oggi nell'animo di tanti <vecchietti terribili> momenti di gioia pura, di insegnamenti durevoli per tutta la vita. <I giovani e il calcio> è un libro dedicato ai ragazzi, affinchè, essi leggendolo, possano capire che il calcio non è <business>, non è <vincere a tutti i costi>, non è la ricerca smodata del successo imperdibile. Insomma, il libro è uno <spaccato>, una luce vibrante, un fulmine di personaggi, che si intrecciano a forma di minuscole biche, un variare di tonalità sempre con il sorriso sulle labbra. La scrittura è fluida, senza fronzoli, facile per i ragazzi che cercano letture adatte alla loro età. Insomma, per migliorare le proprie idee, per imparare a capire il passato, per incrementare la propria cultura, questo libro si adatta facilmente.Bella anche alla fine del libro la composizione fotografica, tratta dai ricordi dell'autore e dei suoi amici più cari. Di rilievo la rassegna stampa finale tratta dai quotidiani <Espresso Sera> (1964-66) e <La Sicilia> (1963-1967), degna conclusione di questo primo volume.
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