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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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Dopo Le bambine dimenticate e La foresta assassina, la detective Louise Rick torna su un caso delicato ad alto tasso di suspense.
«Sara Blaedel è al suo apice. Louise Rick è un personaggio che farà tornare i lettori, che ne vorranno di più» – Camilla Läckberg
«Blaedel è una delle migliori che io conosca» – Michael Connelly
«Sara Blaedel è una forza di cui bisogna tener conto. Quando si parla di gialli, tutti parlano di trend – scandinavi, tedeschi, russi. Blaedel non è un trend: è una scrittrice di gialli molto dotata che, una dopo l'altra, confeziona storie solide e avvincenti che possono piacere a tutti i lettori del mondo» – Karin Slaughter
Sara Blaedel, la regina del crime danese, autrice da oltre tre milioni di copie vendute definita da Michael Connelly «la migliore che io conosca», è tornata. è una notte buia e piovosa, in Inghilterra. Al limitare di un bosco, a pochi passi dall'aperta campagna, c'è una casa con una finestra illuminata. All'interno, la sagoma di una donna, in controluce. A completare il quadro, si aggiungono il marito e la figlia adolescente. Da fuori, un uomo osserva la scena con un fucile da caccia in mano; riesce a immaginarsi il profumo della cucina, il calore familiare della stanza, le conversazioni di fine giornata. Fa un respiro profondo, preme il grilletto e colpisce la donna in piena fronte. Lei si accascia sul pavimento. Lui scappa. In Danimarca, la detective Louise Rick e il collega Eik hanno deciso di andare a vivere insieme ma lui sparisce nel nulla. Nel giro di pochi giorni, Louise riceve una telefonata: Eik è stato arrestato per disturbo della quiete pubblica e intralcio alle indagini. Si trovava in Inghilterra, sul luogo del delitto della donna inglese, Sophie Parker, il cui nome figurava da molto tempo nella lista delle persone scomparse. La sua sparizione era stata denunciata diciotto anni prima proprio da Eik: era la sua fidanzata. Cosa sta succedendo? Sconvolta e terrorizzata dal coinvolgimento di Eik nel caso, Louise deve mettere a tacere il suo tumulto interiore se vuole trovare il killer di quella che si rivelerà la sua indagine più controversa...
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La donna scomparsa non è thriller ristretto nel suo genere: c’è un assassino da cercare e fermare. Bensì, racconta anche il movente che porta un uomo a macchiarsi di un crimine e a sopportarne l’infamia, non per colpire chiunque gli dia fastidio, ma per colpire solo le persone che lui ritiene colpevoli della sua perdita e della sua sofferenza, sentimenti che non accetta e per i quali cerca vendetta, volendo anche evitare ad altri la sua stessa tragedia. La storia coinvolge i personaggi a 360° in maniera diversa, ma totalmente emotivamente e razionalmente, perché cuore e ragione non restano mai indifferenti alle emozioni dell’altro e si fondono insieme per trovare un equilibrio all’interno dell’individuo che li caratterizza. La morte, la perdita di un affetto, la malattia, il suicidio assistito, tematiche forti e dolorose da affrontare, ma l’autrice riesce a farlo in maniera semplice, dando la possibilità a ciascun lettore di farsi un’idea propria, senza sopraffarlo con il proprio punto di vista. Un thriller che ha lo scopo di far riflettere, che pone dei quesiti esistenziali e che non giustifica un crimine, ma lo punisce e lo demonizza, in quanto nessuno può ergersi a giudice sulla vita degli altri e decidere di punire chi ci fa soffrire o commette un’ingiustizia, trasformandosi da vittima in carnefice, ma che mette in evidenza la necessità di essere responsabili delle proprie idee e delle proprie azioni, affrontandone le conseguenze.
Recensioni
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