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Anno edizione: 2017
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La storia riprende dove l’avevamo lasciata, anzi non proprio; ha inizio tre mesi dopo la fine del primo volume. Essendo il secondo della serie iniziato con Neve come cenere e cercherò di fare meno Spoiler possibili anche se non ve lo garantisco visto che è molto difficile non parlarvi di ciò che succede visto come finisce il primo volume. Quindi, tre mesi dopo la ripresa di Inverno da parte di Meira e della sconfitta di Angra, il popolo di Inverno sembra trovarsi di nuovo al punto di partenza. Sì, si trova a Jannuari, la capitale d’Inverno e tutti sembrano essere a casa, ma non è esattamente così. Cordell, governata da Noam, vuole trarre il giusto profitto da Inverno per l’aiuto e il supporto che ha ricevuto per ritrovare la libertà. E Meira non è disposta a starsene in silenzio e a farsi sfruttare. In più Noam dopo aver trovato nelle miniere di Inverno una cosa per lui interessante cerca di voler avere sempre più potere. Così Meira sarà costretta a ricorrere ad altri mezzi e a chiedere aiuto ad altri Regni per cercare supporto. Riuscirà Meira nel suo intento? Avrà il supporto del suo popolo e quello degli altri Regni? Chi incontrerà lungo il suo cammino? Cosa succederà agli Inverniani questa volta? Troveranno finalmente la pace che cercano? Il perno centrale è salvare Inverno dalla presa salda di Cordell. Non bastava Angra con Primavera nel primo volume. Adesso Meira ha liberato Inverno sotto l’aiuto di Cordell e loro vogliono la loro parte, Noam vuole la sua parte. La pretende e Meira non è disposta a dargliela. Lo stile di scrittura è stato sempre descrittivo e prolisso ma assolutamente unico della Raasch, il mondo che ha creato è stato davvero fantastico. Mentre il primo libro è stato più incentrato sull’azione, questo era concentrato sulla politica e sulla preparazione di ciò che avverrà nel terzo capitolo di questa interessante saga fantasy. La cosa che non mi è andata giù completamente è stata la suddivisione delle voci narranti. Non c’è più solo Meira in prima persona ma anche Mather, solo che lui ha voce in terza persona. Il suo punto di vista l’ho trovato inutile e poco produttivo. Solo ad un certo punto si è ritrovato ad essere utile per capire un determinato avvenimento. Poi basta. Ma la cosa non andrà ad influire molto sul voto finale perchè il libro mi è piaciuto davvero molto. Altra cosa che mi ha dato i nervi è stato Theron. Il comportamento è completamente cambiato rispetto al primo libro e piano a piano, nel corso delle pagine cominci a seguire la stessa linea di pensiero di Meira nei suoi confronti, se non peggio. Io l’ho detestato molto ma sappiate che è tutto spiegato, non è impazzito dall’oggi al domani. Il libro è stato molto molto bello. Sinceramente ho apprezzato di più il primo ma questo non ha niente da invidiare al precedente se non un pò più di azione. Adesso mi aspetto fuoco e fiamme dal terzo volume. Sara Raasch ha creato un mondo davvero fuori dal comune
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