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Anno edizione: 2017
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Nonostante la mole considerevole (mai letto un libro di oltre 1700 pagine) scorre che è un piacere. Merito sicuramente di Shirer che nasce come giornalista e fu testimone in veste di corrispondente dell'ascesa di Hitler. Inoltre - come premette l'autore - ebbe modo di documentarsi su una quantità enorme di materiale sequestrato dagli Alleati prima che i nazisti lo distruggessero. Da ciò discende una narrazione che a tratti sembra una cronaca minuto per minuto degli eventi (memorabili le pagine che descrivono i frenetici scambi tra diplomazie nei giorni ma anche nelle ore che precedettero lo scoppio della guerra). Ma accanto a questo vi sono pure notazioni gustose che appagano la curiosità anche del lettore qualunque (mi sono rimaste impresse le crisi isteriche di Hitler che arrivava a rotolarsi per terra in preda all'ira e per tale motivo era soprannominato nel suo entourage "mangiatore di tappeti" [teppichfresser]). Impossibile riassumere un'opera così,mi devo limitare ad indicare gli aspetti che mi hanno colpito. Innanzitutto le numerose occasioni che ebbero le potenze occidentali di fermare sul nascere la guerra;ad esempio in occasione del blitzkrieg sulla Polonia il fronte occidentale era sguarnito di divisioni per stessa ammissione dello Stato Maggiore tedesco e sarebbe bastato per i francesi invadere la Ruhr per paralizzare la produzione e i rifornimenti tedeschi. Ma ce ne sono un'infinità di altre, per non parlare dei falliti attentati a Hitler, scampato più volte per un soffio, che avrebbero anticipato anche di un anno la fine della guerra. A onor del vero anche Hitler ebbe delle occasioni servite su un piatto d'oro per dare una svolta decisiva (ad esempio la decisione di interrompere i bombardamenti sulle basi della RAF per passare a quelli delle città,ebbero l'effetto di ricompattare gli Inglesi che in quel momento se la stavano vedendo molto male). Comunque,mi sono dilungato anche troppo,ma un libro così è una miniera di informazioni. Chiudo con una piccola notazione "nostrana",in quanto Shirer non si è potuto esimere dal riportare anche gli eventi che riguardano la dichiarazione di guerra di Mussolini alla Francia (e all'Inghilterra),una pagina di storia nazionale di cui provare ancora vergogna.Ebbene,il "pettoruto Cesare romano di cartapesta" (parole di Shirer)non fa un bella figura,se ne ricordino i suoi accoliti.
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