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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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Finalista Premio Estense 2020
S come Sospettosi. Ma anche delusi e confusi dalla medicina e dalla scienza: un reportage dall'Italia di oggi.
«Un libro inchiesta empatico e minuzioso, che sviscera i temi di scontro tra scienza e cittadini interpellando i diretti interessati» - Giulia Villoresi, Il Venerdì
Perché non ci credono? Perché sembra che sempre piú persone, anche colte, istruite, ragionevoli, si affidino ai preparati della sedicente medicina alternativa, a rimedi finto-antichi e a nuove pratiche new age? Perché preferiscono il Dr. Google ai medici in carne e ossa e non riconoscono piú la loro autorevolezza? A volte si arriva a prese di posizione radicali e a conflitti, come è successo recentemente per i vaccini o per i casi di cronaca che hanno coinvolto l'omeopatia. Piú comunemente si diffondono credenze pseudoscientifiche, mode e tendenze, spesso spinte dalla pubblicità. Silvia Bencivelli si chiede quali siano le ragioni profonde di questi fenomeni, intervistando persone che hanno fatto scelte contrarie a quelle indicate dalla scienza, e scienziati che ne riflettono con lei. Alla fine viene il dubbio che il problema non sia da cercarsi nei social network o nello spirito dei tempi. Ma nella nostra comune e fragile umanità. I sospettosi, insomma, siamo noi.Indice
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Ammetto di averlo comprato poiché in saldo al 50%. Libro estremamente piacevole, di facile comprensione e nonostante questo non scontato.
Sospettosi è un reportage, una raccolta di interviste, che riflette sul sentimento diffuso di sfiducia verso la scienza, in particolare su tematiche riguardanti la salute e la medicina. I “noi sospettosi” non sono solo gli utenti dei social che alimentano bagarre sotto i post, (piazze virtuale in cui spesso i fatti scientifici si mischiano all'opinione politica), ma anche persone con una formazione scolastica superiore, e per questo ritenute “al di sopra di ogni sospetto”, che avvertono scetticismo o semplicemente una distanza verso gli esperti e i loro tecnicismi. Da lettrice e da “persona generalmente moderata” ho iniziato l'introduzione con il presupposto che non mi sarei rispecchiata nei “dubbiosi”, ma già nel capitolo sull'omeopatia (andando nel dettaglio: il caso di omeopatia e asma) mi sono ricreduta, riflettendo sul senso di delusione provato verso le terapie poco efficaci e la conseguente ricerca di canali alternativi. Se è facile empatizzare con l'amico perennemente a dieta che ha ceduto alle «fiabe alimentari» perché «le ha già provate tutte», è più difficile capire le ragioni dello scienziato no-vax, che sembra avere in sé due identità contrastanti. Nel 2020, con il ritorno della questione vaccini, è importante percepire gli esperti non come Dr. Jekyll, ma come figure affidabili, soprattutto nel momento in cui ci si confronta con l'obbligatorietà dei vaccini e quindi con le definizioni di libertà e coercizione. Cosa fare con tutta questa molteplicità di voci ed esperienze? Arrivare alla seconda metà dei capitoli, dove l'autrice passa la parola a scienziati, veramente autorevoli, che guidano il lettore nell'interpretazione di dati o di fatti scientifici. In conclusione, perché leggerlo? Da sospettosi per cercare di andare oltre al dubbio (e a volte al disinteresse), anche se questo comporta l'impegno di misurarci con numeri e un lessico più difficile, e da tecnici per rendere più umani quei numeri.
Questo libro mi è capitato fra le mani per caso: l'ho letto d'un fiato (abbandonando il romanzo premio letterario-top ten che stavo leggendo). Ogni pagina parla di noi, di ciascuno di noi, delle nostre contraddizioni, delle nostre vere e false convinzioni. Parla di come siamo, di come ragioniamo e di come non ragioniamo ed è un invito a praticare l'umiltà che sola permette il dialogo (con gli altri e con se stessi) il quale - come insegna Platone - è l'unico vero modo per ragionare. E la Scienza? Non è perfetta, ma se raggiungessimo almeno solo questa certezza, riusciremmo a cogliere veramente tutto il bene che essa può darci.
Recensioni
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