La città dei vampiri

Non male per essere una storia che appartiene ad un genere un pò inflazionato in questo periodo. Se non altro presenta caratteristiche nuove e tiene il lettore in suspance fino alla fine. Non imperdibile, ma sicuramente un'ottima lettura estiva.

Primo libro del ciclo dedicato a “I Vampiri di Leppington”. Intreccio avvincente (dal sapore speziato un po’ mistery un po’ horror); andamento scorrevole (anche se troppo punteggiato, in particolare all’inizio, dal discorso indiretto libero); personaggi espressivi (che si imprimono indelebilmente nell’immaginazione del lettore); atmosfere e dialoghi vagamente alla Agata Christie, con qualche spruzzatina di folklore celtico e spiritualità New Age. Il tutto condito con l’ennesima, nuova “teoria” (questa volta dall’afflato epico) sulle origini dei figli della notte: il dio scandinavo Thor avrebbe inviato le Valchirie a raccogliere i più forti guerrieri morti sui campi di battaglia al fine di riportarli in vita col sangue e farne un esercito che, alla guida del figlio avuto da una donna mortale, avrebbe sancito la fine della Cristianità ed il ritorno degli antichi dei. Peccato solo per i tanti errori di stampa presenti nell’edizione italiana!