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Le trasformazioni demografiche, sociali ed economiche incidono in modo rilevante sul sistema di welfare. Le riforme degli anni novanta, rivolte in Italia prevalentemente a modificare il sistema delle pensioni, hanno parzialmente rimodellato le politiche sociali nazionali. Tali riforme hanno tentato di ristabilire i principi di equità tra le generazioni e le categorie. La razionalizzazione dell’intervento e il contenimento del sostegno ai gruppi sociali «ipertutelati» avrebbero dovuto liberare risorse economiche da utilizzare ai fini della soddisfazione di una nuova domanda sociale. La situazione è molto più complessa e la realizzazione di nuovi interventi, volti a tutelare soggetti esclusi, implica un ripensamento generale e non una semplice riduzione delle prestazioni tradizionali, come emerge dalle analisi contenute in questo Rapporto dell’irpps (Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali, sezione territoriale di Salerno), la cui missione consiste nell’analisi dei meccanismi di base che governano le tendenze demografiche e i comportamenti della popolazione e nello studio delle caratteristiche e del funzionamento delle politiche di welfare. Le analisi presentate dimostrano che è necessario adeguare le politiche ai diritti sociali di cittadinanza, i cui contenuti mutano con le trasformazioni sociali e culturali. D’altra parte, i vincoli di bilancio relativi al sistema di welfare rendono più difficile la riformulazione delle politiche, soprattutto in un contesto di invecchiamento della popolazione e di difficoltà del mercato del lavoro. Il rapporto analizza i mutamenti in atto adottando due diversi punti di vista. Il primo evidenzia le trasformazioni dei ruoli sociali conseguenti al modificarsi della struttura famigliare, l’emergere di nuovi soggetti nel sistema di welfare e di nuovi protagonisti del mercato del lavoro, i cui diritti vanno riscritti, nonché la presenza sempre più significativa degli anziani. Il secondo, invece, si riferisce ai mutamenti delle politiche assistenziali e assicurativo-previdenziali, evidenziando intrecci e sovrapposizioni, e dà particolare rilievo al dibattito sull’istituto del reddito minimo di inserimento.
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