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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2015
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«Niente è complicato, se ci cammini dentro.»
Lo incontriamo da ragazzino mentre una mattina di fine inverno "scarpagna" verso le Bisacconi (le scuole elementari del paese, un cubo giallo vomito dentro un giardino di erbacce barbare). Canticchia "Se mi vuoi lasciare dimmi almeno perché". Sono gli anni cinquanta e mentre ruba in una vigna un grappolo di schizzozibibbo, Lupetto, così lo chiamano, vede un uomo, alto come una nuvola, con una barba immensa e un cane vecchio al suo fianco. Un dio?Una divinità pagana grande e sozza come un letamaio che gli regala, per tutta la vita, una facoltà meravigliosa: un orologio interno, anzi un orobilogio che gli consentirà di correre avanti nel tempo, di vedere quello che accadrà nel mondo e insieme di vivere il suo tempo, tra premonizioni e rivelazioni. Così Lupetto diventa Saltatempo, cresce bislacco e combattivo, mentre il paese dove vive si va trasformando e l'orobilogio con i suoi giri improvvisi e vorticosi prospetta il tempo che verrà. Dalla guerra partigiana al Sessantotto, dalla nascita della televisione al tempo eroico del rock, dal primo amore al primo amico perduto, sotto la profezia di un delitto che forse si compirà: è il tempo dell'Italia che cambia, dei paesi che perdono la loro identità per diventare svincoli autostradali, del nascere e crescere dell'avidità e dei nuovi padroni, il tempo del consumismo che avanza, della trasformazione della politica e del mondo.
Indice
PRIMA PARTE
1.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Romanzo di formazione tristemente ironico sui tempi che cambiamo e soprattutto sul come cambiamo. Forse il mio libro preferito di Benni.
Questo racconto di Stefano Benni si lascia leggere d'un fiato. Lo scrittore, con dovizia di particolari, ti porta a braccetto in un viaggio in cui il tema principale è il tempo. Inteso come concetto, inteso come unità di misura, inteso come linea su cui segnare gli eventi ed i mutamenti. Tra aneddoti divertenti e dinamiche crude, lo scrittore racconta la storia di un ragazzo a cui viene fatto uno speciale dono. Attraverso le vicende di Saltatempo possiamo tutti riconoscerci.
Uno dei miei libri preferiti di Benni. Una lettura pervasa da una triste e forte malinconia per il tempo che passa o per come il tempo passa. La scrittura è quella del Benni di sempre: la lettura procede scorrevole tra un sorriso ed un nodo alla gola, tra la Storia che da sempre comunque procede nonostante tutto e la politica corrotta. Un affresco di giorni passati, presenti o futuri? Non saprei si adatta benissimo ad ogni arco temporale! Un libro unico, splendido, dove ogni parola (parolacce comprese) è lì perché è lì che deve stare; un libro che una volta letto difficilmente si potrà dimenticare!!! Assolutamente da leggere!
Recensioni
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