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Quattro racconti uno più inquietante dell'altro. Le figure femminili protagoniste lasciano di stucco. Un King in splendida forma come non lo era da un pò. Il Re è tornato.
Stephen King è noto per moltissime sue opere, da horror a saghe fantasy incredibili, intervallate ogni tanto da opere meno riuscite, ma quando “Il Re” torna nel suo ambiente preferito il risultato è assicurato, ed è così che nasce questa raccolta di storie brevi che come ne “Il crepuscolo” ci faranno provare brividi e paura con storie non così lontane dalla realtà che ci accompagneranno per mano attraverso i lati oscuri dell’uomo. Nel 1920 un uomo diventa vittima del proprio egoismo e pur di aver ciò che lui desidera corromperà diverse vite, mentre un’altra vita distrutta sarà quella di una giovane scrittrice vittima di troppi vecchi cliché da film horror e troverà vendetta solo sporcandosi di sangue, al contrario di un quarantenne malato di tumore che si rivelerà incredibilmente ingordo e perfido davanti al migliore amico finito in rovina per causa sua, per poi concludere il tutto con un dolce matrimonio durato 27 anni ma che dopo tanto tempo rivela ancora amare sorprese. Tutti protagonisti in preda a forti shock mentali messi in situazioni estreme e saranno incredibilmente vicini alla maggior parte dei lettori, probabilmente nessuno farà mai un patto con il diavolo o si vedrà circondato da topi comandati dalla defunta moglie, ma quante volte siamo caduti vittima della gelosia verso nostri vicini, amici o familiari? E nessuno a mai pensato che forse chi conosciamo bene potrebbe celare comunque lati nascosti? Sono ben poche le persone che non sono mai cadute vittima di cattivi pensieri. Resta il fatto che questi racconti non sono fatti per farci pensare o riflettere su noi stessi, principalmente sono stati scritti per spaventarci e provare brividi di paura e questo lo fa benissimo, come sempre quando l’autore si diletta con storie brevi. Come si evince dal titolo si parla di situazioni dove l’oscurità avanza nell’animo umano e non lascia spazio alla piccola luce, per quanto possa essere brillante, quando cominciamo a percorre la spirale della follia è difficile uscirne. Un libro che scorre veloce, nonostante la saltuaria pacatezza dell’autore che io fan conosceranno, e le storie sapranno rapirci grazie alla rapidità di spiegarci velocemente la storia e buttandoci subito nel vivo della stessa. Consigliato non solo ai fan del Re ma anche a chi non ha mai provato questo straordinario scrittore che come sempre riesce ad inserire le tenebre nel nostro immaginario.
Sul retro del libro, Wu Ming 1 ci dice: «Questa antologia è un crescendo: inizia con un buon racconto, prosegue con un ottimo racconto, si rilassa con un buon racconto breve, culmina con un racconto vertiginosamente bello». D'accordo su tutto tranne che su un punto: a parer mio, Notte Buia, Niente Stelle comincia con un ottimo racconto e prosegue con un buon racconto. Il resto lo firmo e sottoscrivo. Detto questo, come noterete dalla mia libreria, King è un autore che seguo da sempre, Misery il primo romanzo che ho letto (il classico libro Cuore è venuto tempo dopo). Allo zio Steve voglio bene, mi ha iniziato alla letteratura (anche se molti lo considereranno un cattivo maestro) e, sempre grato di questo, sono felice sia tornato a scrivere ad altissimi livelli, già The Dome m'era piaciuto parecchio. Tornando a parlare del libro, nella Postilla finale, lo stesso King, lo descrive alla perfezione. Tolgo il cappello e cito testuale: "Fin dal principio [...] ho avuto la sensazione che la migliore narrativa fosse propulsiva e aggressiva. Ti arriva dritta in faccia. A volte ti grida in faccia. Non ho nulla contro la prosa «alta», che di solito descrive persone straordinarie in circostanze ordinarie, ma sia come lettore sia come scrittore, mi interessano molto di più le persone ordinarie in circostanze straordinarie. Nei miei lettori voglio provocare una reazione emotiva, quasi viscerale. Il mio scopo non è farli pensare mentre leggono. [...] se la storia è buona abbastanza e i personaggi sono sufficientemente vividi, il pensiero seguirà all'emozione dopo la lettura del libro e a libro già riposto." Quattro belle brutte storie, dure e nere, che mi sento di consigliare anche ad un pubblico femminile.
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