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Anno edizione: 2019
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Dopo Lui è tornato, Timur Vermes torna a osservarci da vicino e con il suo stile acuto e ironico ci consegna un romanzo più che mai tempestivo e attuale su chi siamo e chi vogliamo essere.
«Un grande libro: ironico, malvagio, che non lascia indifferenti» – Kester Schlenz, Stern
«Un colpo di genio, realistico e divertente» – Christoph Maria Herbst
«Un affilato ed esilarante romanzo sui profughi» – il venerdì
Il vostro paese è per noi come il mare. Anche dal mare non ci aspettiamo che ci autorizzi ad attraversarlo.
In un futuro non troppo lontano la Germania ha introdotto un tetto massimo per i richiedenti asilo, l'intera Europa è chiusa ben oltre l'Africa del Nord e al di là del Sahara nascono enormi lager in cui milioni di migranti aspettano. Aspettano così a lungo che se non significasse morte certa attraverserebbero il deserto a piedi pur di andarsene. Quando la famosa presentatrice tedesca Nadeche Hackenbusch visita il più grande di questi lager, il giovane Lionel intravede un'occasione unica per andarsene: insieme a 150mila migranti sfrutta l'attenzione del pubblico televisivo e si mette in marcia verso l'Europa. La bella presentatrice e i migranti diventano campioni di ascolti. E mentre l'emittente televisiva gioisce per la cronaca dal vivo, i record di telespettatori e le entrate milionarie della pubblicità, la politica tedesca volge lo sguardo altrove e aspetta. Ma più il corteo di migranti si avvicina, più il ministro dell'interno Leubl si trova davanti a una scelta: accoglierli o respingerli? A sei anni da Lui è tornato, Timur Vermes torna a osservarci da vicino e con il suo stile acuto e ironico ci consegna un romanzo più che mai tempestivo e attuale su chi siamo e chi vogliamo essere.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Storia attualissima, libro che si legge bene anche se in alcuni momenti, specie nella prima parte, langue e si impantana. La cosa che colpisce è che quello narrato è uno scenario che potrebbe diventare realtà. Gli immigrati e la loro speranza di un mondo migliore alle prese con il mondo politico occidentale che si chiude e chiude i propri confini con esito negativo, sino ad arrivare a...
Un bel romanzo, scritto in modo semplice ed intelligente. Con una trama scorrevole e avvincente, l'autore riesce a raccontare con il giusto grado di sensibilità, l'impresa di oltre 150.000 migranti africani che, guidati da una presentatrice tedesca, giunta per un reportage nel più grande lager costituito in Africa, affronteranno a piedi un lungo viaggio verso la Germania, la meta sognata per un futuro migliore. Il finale sarà, purtroppo, drammatico. L'intento dell'autore è quello di riaccendere i fari sull'attualissima piaga dell'immigrazione, con una chiara nota di biasimo nei riguardi delle politiche di accoglienza Europea, non sempre all'altezza della situazione.
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