Lettere a Theo - Vincent Van Gogh - copertina
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Letteratura: Paesi Bassi
Lettere a Theo
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Descrizione


«Caro Theo…»: dall'agosto 1872 fino al 27 luglio 1890, due giorni prima di morire, Vincent Van Gogh scrisse al fratello con una costanza che trova il solo termine di paragone nell'amore che egli nutriva per lui. Da sempre interlocutore privilegiato dell'artista, nonché il primo a riconoscerne la grandezza, per lungo tempo Theo fu l'unico a cui Vincent confidò le pene della mente e del cuore. «Se non avessi Theo» scriveva, «mi sarebbe impossibile dedicarmi al mio lavoro; ma poiché mi è amico farò ancora progressi e continuerò.» Queste lettere ci permettono di seguire, quasi quotidianamente, la vicenda artistica e umana del grande pittore e costituiscono, ancora oggi, il miglior viatico per un approccio alla sua incredibile produzione. Un'altissima testimonianza morale, una professione di credo estetico forse senza eguali in tutta la storia dell'arte.

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Informazioni:

Vincent Van Gogh, Lettere a Theo. Cescon Massimo a cura di. Guanda. 2014.Milano, Guanda, 2014. 42672 850 Vincent Van Gogh, Lettere a Theo. Cescon Massimo a cura di. Guanda. 2014. In-8 - Brossura con sovracoperta - pp. 412 - Buono, lieve arricciatura all'angolo del piatto posteriore. NB Questo libro, in quanto usato, potrebbe presentare segni di precedenti proprietari, quali sottolineature e scritte a matita o penna oppure timbri di appartenenza, non indicate nella scheda, come pure lievi abrasioni, piccoli strappi, piegature, tracce d'umidità, ingiallimenti delle carte, incurvamenti e foxing, tipici dei libri usati.

Dettagli

7
2013
415 p., Brossura
9788823501720

Valutazioni e recensioni

  • Adriano D'angelo

    In questo libro epistolare si scoprono i pensieri di Van Gogh. Spesso descritto dai media come un uomo disturbato e psichicamente instabile, nelle sue lettere emerge invece un uomo pienamente consapevole delle avanguardie artistiche e letterarie del suo tempo. Parla di Zolà, dei suoi amici e colleghi artisti e di numerose personalità del mondo della cultura dell'epoca. E' quindi un artista consapevole e aggiornato. Tuttavia è un uomo solo e perseguitato da impellenti bisogni materiali a cui il fratello Theo tenta di dare sostegno e aiuto. La personalità di Theo emerge in queste pagine come la controparte razionale di Vincent: entrambi sono necessari l'uno all'altro per completarsi.

  • Valentina Tini

    Stupendo a parer mio la lettera è una delle forme di scrittura più intense, sentite e soprattutto intime. Per questo trovo questa raccolta di lettere bellissima ed emozionante, perché qui si vede il vero 'volto' dell'autore e poi stiamo parlando di Van Gogh una delle personalità più eccellenti ed emotive del panorama artistico. Sono molto attaccata a questa raccolta di lettere perché escono fuori emozioni di ogni genere, basti pensare che Theo(suo fratello) era una delle pochissime persone, se non l'unica persona con cui si confidava, con Vincent Van Gogh il tema della solitudine è costante. Theo è un po' quello che Pietro Giordani era per Leopardi, una persona di cui ci si può fidare, una persona accorta che c'è sempre nei momenti bui. Per descriverlo in una parola: EMOZIONATE.

  • Marco Arcangeli

    Il libro raccoglie praticamente tutta la corrispondenza che Van Gogh fece con suo fratello Theo, al quale era molto legato. Descrive in maniera dettagliata e con una lucidità sorprendente le proprie paure e le proprie insicurezze che provò durante tutta la sua vita. Oltre a questo vengono descritte le varie tecniche che impara man mano studiando altri artisti del suo tempo e le speranze che ripone per il futuro. Un libro che entra nel profondo del pensiero di Vincent Van Gogh, uno dei più grandi artisti del suo tempo, seppur questo vanto gli fu riconosciuto solo dopo la sua morte.

Conosci l'autore

Foto di Vincent Van Gogh

Vincent Van Gogh

1853, Zundert

Van Gogh trascorse molti anni della sua vita soffrendo di frequenti disturbi mentali. Morì molto giovane, all'età di 37 anni, per una ferita da arma da fuoco, molto probabilmente auto-inflitta. La sua arte nfluenzò profondamente il XX secolo, anche se in vita fu poco conosciuto e, soprattutto, poco apprezzato. Dipinse più di ottocento tele, oltre a migliaia di disegni, e cominciò a disegnare quando era poco più che un bambino, nonostante le continue pressioni del padre, pastore protestante che continuò a impartirgli un'educazione severa. Nonostante ciò, iniziò a lavorare per una ditta di mercanti d'arte, viaggiando tra L'Aia, Londra e Parigi. Per un periodo si dedicò anche all'insegnamento. Nel 1885, dipinse la...

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