(Ludwigsburg 1807 - Gmunden 1887) critico letterario e scrittore tedesco. Di idee liberali, nel 1848 fu eletto al parlamento di Francoforte; dal 1865 insegnò estetica, prima a Zurigo e poi a Stoccarda. I suoi scritti di estetica (importanti soprattutto Estetica, Ästhetik, 3 voll., 1846-57, e Scorribande critiche, Kritische Gänge, 1844-73) costituiscono un corpo imponente, che fece testo in Germania sino agli anni del naturalismo. V. è il principale teorico del «realismo poetico», espressione spontanea della vita dell’anima e della bellezza della natura. Polemico contro l’intellettualismo astruso del vecchio Goethe, scrisse una mediocre parodia del Faust (Faust. Terza parte della tragedia, Faust. Der Tragödie dritter Teil, 1861). Ultrasettantenne, stupì il pubblico con un romanzo satirico che divenne uno dei libri più letti e gustati dai tedeschi: Eccone un altro (Auch Einer, 1879), parodia del romanzo storico ricca di spunti autobiografici.