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Anno edizione: 2011
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Xinran non si lascia sfuggire l'occasione per raccontare di questioni a lei care. Racconta senza veli, senza alcun tipo di ridondanza stilistica. Semplicemente racconta. Le figlie perdute della Cina racconta del dramma delle figlie abbandonate dalle madri e del dolore delle madri, alle quali sono strappate dalle braccia le piccole neonate, da una società maschilista e patriarcale. Le donne arrivano a maledirsi, odiarsi, sentirsi inutili nel partorire una figlia femmina. Il libro è toccante, commovente. Durante la lettura è possibile riflettere su una moltitudine di questioni che rimangono comunque attuali nella rurale Cina moderna. Scorrevole e sicuramente consigliato
Un libro forte, duro, che racconta la terribile sorte che spettava alle bambine nate in famiglie dove la nascita di un figlio maschio era considerata una manna dal cielo mentre la scoperta di aver partorito una figlia femmina era vista come una disgrazia e la sua crescita un peso, quindi venivano uccise o lasciate morire in modo crudele. Ho fatto a tratti fatica a leggerlo, molto toccante.
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