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Capitalismo parassitario - Zygmunt Bauman - copertina
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Descrizione


"Nella modernità liquida raramente una cosa mantiene la sua forma abbastanza a lungo da ispirare fiducia e da solidificarsi in affidabilità. Camminare è meglio che rimanere seduti, correre è meglio di camminare e fare surf è ancor meglio di correre". La tempesta perfetta provocata dall'attuale tsunami finanziario si è abbattuta sulla società liquida di consumatori che aspettava soltanto una nuova onda su cui "surfare". Ad andare in pezzi è l'utopia dominante di questi anni, quella che vedeva il dominio di un mercato capace di autoregolarsi, in cui esisteva soltanto un contatto armonioso tra chi vende merci e chi le acquista. Una fede che assegnava al credito al consumo un ruolo "magico", finanziando tutti senza alcuna precauzione, declassando lo Stato semplicemente a garante della fluidità di questo scambio. Lo stesso è avvenuto per la cultura il cui slogan è diventato "massimo impatto e obsolescenza immediata": le idee si sono trasformate in merci da accatastare sugli scaffali di un supermercato globale dove devono attrarre l'attenzione dei consumatori immediatamente ed essere sostituite in pochissimo tempo. Nella fase "solida" della modernità un sistema culturale doveva offrire norme rigide e narrazioni coerenti alle quali conformarsi, nei nostri tempi liquidi, all'opposto, suggestioni ed emozioni che seducono e non implicano obblighi e responsabilità.
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Dettagli

2
2011
Tascabile
8 settembre 2011
80 p.
9788842097440

Valutazioni e recensioni

Recensioni: 5/5

Bauman in questo saggio ci illustra il senso che ha assunto il capitalismo in questo scorcio di inizio secolo e il modo in cui lo fa mi trova molto d'accordo. La vecchia produzione industriale è scomparsa. Al suo posto si è intridotto il capitalismo finanziario che della produzione illude, e ha illuso tutti, di poter fare a meno. Questo mutamento epocale, si incrocia, alimenta e ne è alimentata a sua volta dalla rivoluzione informatica che, grazie a Internet, ha pervaso ogni ambito della vita produttiva e individuale. La tesi è che il capitalismo, che è sempre parassitario, si è impadronito delle nostre vite attraverso la strumentalizzazione dei nostri desideri. E quindi i subprime sulla casa, le carte di credito, la precarizzazione instillata scientificamente attraverso usi e costumi ereditati dalla rete, l'orizzontalita' dei rapporti, la fine delle contraddizioni nella realtà virtuale sono tutti elementi che Bauman descrive e mette in relazione in modo efficace e convincente.

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Zygmunt Bauman

1925, Poznan

Fuggito dalla Polonia in seguito all'invasione nazista, Zygmunt Bauman (Poznan 1925 - Leeds, Regno Unito 2017) dopo la guerra ritorna in patria e si laurea in sociologia a Varsavia. La sua dissertazione sul socialismo britannico, che per prima gli diede notorietà, nacque dalla sua permanenza alla London School of Economics. Ottimo conoscitore di Gramsci e di Simmel, dapprima marxista ortodosso, gli venne tolta la cattedra all'università in tempo di epurazioni, cioè nel 1968. Insegnò per un certo periodo all'università di Tel Aviv e poi a quella di Leeds.È il creatore del concetto di società "liquida": l'incertezza dei tempi moderni trasforma i cittadini in consumatori, smantellando ogni certezza conduce a una vita liquida...

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