Questo album è l'inizio di un percorso che ci porta a sperimentare nuove sonorità, nuove tematiche e un nuovo genere cercando di creare una coerenza tra questi vari aspetti della musica. Sarà un concept di tipo psicologico con come tematica principale l'essere umano. E' un metaforico viaggio all'esterno e poi all'interno dell'essere umano di cui "The Cave" ne è la metafora centrale. La caverna rappresenta infatti l'anima all'interno della quale il protagonista del concept si addentrerà a un certo punto, dopo aver girato per un mondo fatto di fiabe, ognuna delle quali prova a raccontare qualcosa sull'uomo. Il protagonista attraverserà storie fatte di giganti, robot, divinità e magia scontrandosi con la crudeltà, la bramosia e l'ottusità dell'essere umano cercando infine dentro se stesso una risposta o una soluzione a questi sconclusionati e folli comportamenti. Dentro se stesso scoprirà un nuovo mondo, un mondo pieno di contraddizioni che si inizia appena a intravedere nell'ultimo brano "The Unnecessary" ma che, per ora, non porterà a nessuna risposta. Porterà invece nuove domande, nuove ricerche e la prospettiva di un nuovo viaggio per il quale il protagonista sarà pronto dopo aver metabolizzato la fatica di questo primo. "A Place for Time" rappresenta la chiusura del concept e coincide con questa fase di riposo volto a un nuovo viaggio, per affrontarlo con rinnovata forza. L'album si chiude con "One More" che esula dal concept, come una sorta di "B" side, è un brano realizzato con la collaborazione di tanti artisti ma prima ancora amici, è una canzone che stacca come genere dal resto dell'album, non facendone direttamente parte e sarà trasversale, coerentemente con la presenza di tante estrazioni musicali.
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