Compositore. Figlio di Giovanni Maria B. e fratello di antonio maria (1677-1726, autore di opere teatrali e cantate profane). Divenuto celebre a Bologna come virtuoso di violoncello, passò nel 1689 a Roma, al servizio del cardinale Pamphilj, rimanendovi fino al 1696. Dal 1697 al 1713 prestò servizio alla corte di Vienna e poi a quella di Berlino. Ormai famoso in Europa e remuneratissimo, passò a Londra (1716-31), ove rivaleggiò in campo teatrale con Händel. Perduto il favore londinese, soggiornò a Parigi (1733), Lisbona (1735), infine a Vienna (1736), dove morì in miseria. Nel 1685-91, tra i 15 e i 21 anni d'età, pubblicò a Bologna 8 opere a stampa che si annoverano tra i monumenti significativi della scuola modenese: Trattenimenti da camera a tre op. 1; Concerti da camera a tre op. 2; Sinfonie a cinque-otto con trombe op. 3; Sinfonie a tre op. 4; Sinfonie da chiesa a quattro e violoncello obbligato op. 5; Sinfonie a due op. 6; Messe brevi a 8 voci op. 7; Duetti da camera op. 8. In campo strumentale compose ancora 8 divertimenti (1722) e 12 sonate da camera (1732). Dal 1694 si dedicò soprattutto al teatro, con una ventina di opere e varie serenate o altri brevi componimenti teatrali, ricchi di grazia vocale e di ricercata espressione di affetti (cui lo Händel londinese avrà buon gioco a contrapporre il suo vigore eroico e la sua pienezza teatrale). B. fu anche autore di molte cantate profane a voce sola, di 7 oratori e di varia musica sacra.