Compositore francese. Fu al servizio della corte reale di Francia, dapprima come maestro di clavicembalo delle figlie del re, poi (dal 1683) come maestro di cappella e infine come sovrintendente della musica da camera. Fra balletti, intermezzi, pastorali e divertimenti, compose 19 lavori teatrali, nei quali già si delinea il futuro genere dell'opéra-ballet. Ma il suo nome è legato soprattutto ai 75 grandi mottetti sacri o grandi cantate per soli, coro, orchestra e organo, in più parti; questa forma, che fondeva elementi francesi (H. Du Mont, Lully) e italiani (Carissimi, Stradella), costituì durante un intero secolo un suggestivo modello non soltanto per i compositori francesi, ma anche per italiani e tedeschi, quali B. Marcello e Händel. D. scrisse anche una Messe des défunts e altra musica sacra, nonché 12 smaglianti Symphonies pour les soupers du Roy, per lo più estratte dalle opere profane, e 4 Symphonies des Noëls, destinate a essere eseguite nella cappella reale la notte di Natale.