L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 1995
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Le regole sociali a cui non si può sfuggire. La necessità di adorare la propria bandiera (“la più bella che ci sia”). La scuola che ci insegna a stare tranquilli tranquilli in fila per tre, a ubbidire a tutto quello che ci viene detto, a non ribellarci, ad accettare anche quello che non ci piace. In questo stato di cose, è difficile distinguere i buoni dai cattivi: siamo davvero sicuri che i buoni siano quelli che vengono proposti come tali, le figure istutuzionalmente corrette? Al suo secondo album (1974), troviamo un Edoardo Bennato ironico, graffiante, animato da una viva necessità di criticare l’istituzionalmente e il politicamente corretto. Un lavoro dove sono presenti canzoni oggi meno conosciute (ad esempio le citate “La bandiera” o “In fila per tre”) ma che conservano la loro irruenza. Viene anche riproposto un classico di Bennato “Un giorno credi”, già presente nel suo album di esordio.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore