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Talora si è tacciati di esagerazione enfatica quando si usano aggettivi superlativi, ma in questo caso dire 'splendido' di questo CD è quasi dire poco... In primis i Wiener Philharmoniker, che con la loro superba pienezza di suono e la loro estrema acribia esecutiva si guadagnano il primo superlativo. In quanto al solista, il tenore Jonas Kaufmann, è stata da più parti criticata la sua volontà di eseguire tutti e sei i brani, compresi quelli per mezzosoprano. Invece è stata una scelta felice: il suo timbro scuro e deliziosamente velato - e la sua impagabile intelligenza interpretativa - si rivelano adattissimi a sostenere entrambe le parti, dando inoltre all'intera composizione una superiore unitarietà, concettuale ed emotiva, che con due diversi interpreti è sicuramente minore. Bellissimo nel registro grave come in quello acuto, dove il suo canto si staglia, limpido e sicuro, senza lasciarsi intimorire dagli ardui e scoscesi intervalli, ascendenti e discendenti, né dal dover fronteggiare la potenza dell'intera compagine orchestrale (si ascolti il Trinklied di apertura). Nei brani seguenti la sua voce continua ad adeguarsi con indicibile duttilità alle più diverse e sottili suggestioni che sorgono dal testo poetico. Chi ascolta ha l'impressione di essere avvolto da una nube di malinconia sempre più profonda - nonostante le immagini liete della giovinezza e della bellezza (3° e 4° brano) - ma costantemente dolce, in cui si intrecciano sonorità lievi, come di seta e di velluto, insieme alla cangiante luminosità del raso, fino al morente "ewig... ewig..." nelle ultime battute del meraviglioso Abschied conclusivo. Se voleva essere un esperimento, esso è in tutto e per tutto riuscito. L'ultimo capolavoro di Mahler ha trovato un'esecuzione nuova e invero mirabile. E la perfetta qualità della registrazione non è che la ciliegina sulla torta. Consigliatissimo.
Recensioni
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