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Una costruzione altamente complessa di mathmetal, elementi death e virtuosi momenti shoegaze: i LETTERS FROM THE COLONY creano molto più di semplici canzoni. I giovani architetti del progressive extreme metal di Borlänge (Svezia), hanno costruito brani che li catapulteranno nell’olimpo con band come MESHUGGAH, OPETH o GOJIRA. Il loro primo album è stato masterizzato da Jens Bogren (DIMMU BORGIR, OPETH, PARADISE LOST), mentre Peter Tägtgren (HYPOCRISY, PAIN, LINDEMANN) non si è sottratto dal raccomandare fortemente la band. I LETTERS FROM THE COLONY crescono tra la perfezione e l’ordinato caos; la sfrenata gioia di sperimentare e la maestria dell’uso virtuoso degli strumenti. Creano canzoni altamente complesse ricche di una libera aggressività, strutture progressive, senza tirarsi indietro dal suonare il sassofono insieme alle chitarre o inserire il richiamo di un cervo in una traccia. La scelta della band per la copertina è un’altra prova delle loro impressionanti sfaccettate qualità, spingendo i LETTERS FROM THE COLONY in una nuovissima nicchia di metal estremo tecnico.