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Criticata da molti, amata da altrettanti, Nathalie si presenta come un'artista eclettica, capace di rapire con la sua musica e la sua voce. Il suo primo cd di inediti rappresenta l'ennesima prova di un'Italia musicale in rinascita, racchiudendo in sè una vasta gamma di generi musicali che soddisfano di gran lunga tutti i gusti. Nathalie rappresenta anche la prova che non sempre dai Talent Show esce solamente musica spazzatura!
Premetto che se la trentunenne fisicamente non dimostra l'età che ha, si frega quando in un lavoro del genere tira fuori l'immenso bagaglio culturale che possiede... Nathalie è un'artista completa, nel cui album si percepisce una piacevole influenza che va dalla musica classica alle varie sfaccettature del metal, al jazz/blues, al rock anni '70, dalle artiste internazionali degli anni '90 ai generi alternativi più recenti. Nell'album si percepiscono i fantasmi di numerosissimi artisti: Gathering, Opeth, Tori Amos, L'aura, Marina Rei, Afterhours, Lisa, Subsonica, Enya, Tiromancino, Carmen Consoli... un piatto ricco ma condito dall'ingrediente dominante che è la personalità di Nathalie! Nonostante le numerose influenze l'album non risulta un'accozzaglia di stili, segue piuttosto una linea coerente grazie al sound generato dagli arrangiamenti. Credo di poterlo classificare come "progressive semi-acustico", proprio perché non manca la presenza di una bella chitarra distorta e di frequenti stacchi di batteria, ma se lo si ascolta tutto d'un fiato non si può fare a meno di notare che gli arrangiamenti sono sempre dominati da archi, pianoforte, arpeggi di chitarra acustica e un basso trascinante in atmosfere che fondono il malinconico con l'etereo. Alcune parole per descrivere questo lavoro: sperimentazione, carattere, modulazione, armonia, sofferenza, MUSICA!
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