“Osanna – PAPE SATÀN ALEPPE” la nuova ed attesissima pubblicazione musicale degli Osanna realizzata con uno splendido packaging papersleeve con book fotografico interno. Il CD comprende un solo inedito in studio che è appunto il brano che dà il titolo all’intero lavoro Papè Satàn Aleppe mentre gli altri brani sono live registrati durante il concerto del Maggio scorso al Club Il Giardino di Lugagnano (Vr). La scaletta è stata scelta tra l’intero repertorio eseguito che durava oltre due ore Si è preferito inserire molti brani tratti da Palepolitana ed alcuni del repertorio storico Osanna come L’Uomo, Taka Boom, Oro Caldo (Fuje ‘a chistu paese) più alcune cover che sono un omaggio e una citazione d’amore ai compagni di viaggio del mondo progressive rock, come il Banco, la PFM, gli Area, i Nomadi, l’Equipe 84, Alan Sorrenti ma specialmente a quelli che ormai sono volati via come Francesco di Giacomo, Rodolfo Maltese, Demetrio Stratos e Augusto Daolio e l’amico di sempre Pino Daniele. Lo stesso Pape Satàn Aleppe è un omaggio a Umberto Eco. Il live è stato registrato in multitracce e gestito con un grande lavoro di post-produzione, editing e missaggi da parte di Alfonso La Verghetta che si è davvero superato nell’affrontare questo arduo compito. La scelta del Club Il Giardino è stata fatta perché è diventato una meta tradizionale per gli Osanna, dove hanno sempre una grande accoglienza ed è da anni un punto di riferimento di molti appassionati del nord Italia. Il Brano PAPE SATAN ALEPPE parte con un prologo su una atmosfera ambient in cui Lino Vairetti recita i primi sei versi del 7 canto dell’inferno di Dante. Poi si entra nel vivo del brano con una ritmica molto rock (alla Led Zeppelin) e si sviluppa un brano molto corale dinamico e pieno di cambiamenti tra ritmiche pari e dispari. Il testo è tutto in napoletano dove è paragonato il girone dei dannati e dei peccatori di Dante, alla urbanizzazione delle città metropolitane dove i peccatori sono i politici e i delinquenti. E’ stata utilizzata come citazione, una filastrocca popolare secolare (molto famosa a Napoli) C’è anche una citazione a Goethe che nel suo soggiorno a Napoli disse che Napoli era “un Paradiso abitato da Diavoli”…
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