Il Paradiso degli Orchi è una giovane band di Brescia attiva dal 2010. Il lorogenere è un crossover di diverse influenze; progressive rock, psichedelia,pop, indie, atmosfere cantautorali, profumi etnici, elettronica. Hanno esorditonel 2011 con un album omonimo e nel 2014 hanno cominciato a lavorare suun progetto particolare e coraggioso. Nel periodo citato la band è entrata incontatto con il musicista e produttore Fabio Zuffanti (nume tutelare delnuovo prog italiano) che, affascinato dal progetto, ha lavorato a strettocontatto con i musicisti per aiutarli a sintetizzare le idee, definire le canzoni, scegliere i giusti suoni e immortalare il tutto al meglio su nastro. Il risultato di tutto ciò è “Il Corponauta”.
L’album è un concept ispirato dal libro omonimo di Flavio Emer, scrittoreaffetto da distrofia muscolare sin dalla nascita che grazie a un computer erariuscito a trasformare la sua disabilità in comunicazione. La sua capacità divivere la fantasia in un'infermità fisica ma non mentale lo aveva portato nonsolo a scrivere libri ma anche a collaborare con il Corriere della Sera. “IlCorponauta” racconta – nelle stesse parole del suo autore – “la storia di unpensiero che scende da un altro pianeta ed entra in un corpo disabile, comeun giornalista, e li scoprirà che, nonostante lo spirito voglia andarsenelontano dai limiti, alla fine ha bisogno di questo sgangherato corpo per poterprodurre qualcosa che si possa trasmettere alle altre persone”.
Il Paradiso degli Orchi ha magistralmente trasferito il messaggio di Emer inmusica e parole, ovvero qualcosa che non teme barriere. A volte l'amore pergli Yes esce fuori prepotente, altre volte sembra di assistere a una jam tra iKing Crimson e i Perturbazione, altre volte ancora siamo condotti in danzeche sfiorano i Jethro Tull, i Flamig Lips, i Muse e gli Ozric Tentacles. Questeperò sono solo sensazioni, spesso infatti è assai difficile fare un realeconfronto tra il PDO e altri artisti perché il gruppo bresciano è realmenteunico e originale in questi 79 cangianti minuti di musica e sensibilità.
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